Argentina, la statua di Diego Armando Maradona con la mascherina anti-Coronavirus
Come sensibilizzare l'opinione pubblica argentina sull'importanza di seguire le disposizione governative anti-Coronavirus? A Buenos Aires hanno pensato ad un gesto simbolico molto forte, mettendo una mascherina sul volto della statua di Diego Armando Maradona, inaugurata nel 2018 e realizzata da Jorge Martinez, che si trova a pochi metri dallo stadio in cui ha fatto il suo debutto nel mondo del calcio.
Argentina, la statua di Maradona con la mascherina anti-Coronavirus
Sul volto della statua di bronzo di Diego Armando Maradona a Buenos Aires è stata apposta una mascherina. Un'iniziativa studiata per sensibilizzare l'opinione pubblica, sottolineando la necessità di seguire alla lettera tutte le norme per limitare al massimo i possibili contagi da Coronavirus, impedendone l'ulteriore diffusione. Il Paese sudamericano è in lockdown fino al 26 aprile, e l'uso delle mascherine è obbligatorio nella capitale. Quella di Maradona non è l'unica statua presente a Buenos Aires dotata di mascherina: anche le altre opere, riproduzioni di figure umane, sono state dotate di apposite "fasce" a coprire naso e bocca.
Dove si trova la statua di Diego Armando Maradona
Chi è passato dunque nei pressi dello stadio di Buenos Aires, sede dei match casalinghi dell'Argentinos Juniors, è rimasto sorpreso nel vedere la statua di Diego Armando Maradona con la mascherina anti-Coronavirus. Il monumento dedicato alla grande gloria del calcio, alto quasi quattro metri, è stato inaugurato nell'ottobre del 2018 proprio vicino alla struttura in cui nel 1976 fece il suo esordio nel calcio che conta. Un'opera eccezionale quella dell'artista Jorge Martinez che ha rappresentato il Pibe con il pallone attaccato alla gamba sinistra. Ai microfoni di Efe, César Pérez promotore dell'iniziativa della mascherina ha spiegato che lo scopo del gesto è quello di "sensibilizzare la popolazione argentina e mondiale" e "dare un messaggio di pace e speranza in questi momenti di pandemia dovuti al coronavirus" .