Arbolino ha sentito una voce dentro di sé: “Il mio primo pensiero è andato al Sic”
Sepang non è un circuito come gli altri. Non potrà mai esserlo. Su quell'asfalto è morto Marco Simoncelli. Su quella pista papà Paolo (e tutto il mondo della MotoGp) hanno lasciato l'anima. Ogni volta che torni su quel tracciato in Malesia dalle curve della memoria sbucano all'improvviso quelle immagini terribili.
Proprio lì, oggi, Tony Arbolino ha vinto la gara di Moto2 approfittando di una sciagurata manovra di Ai Ogura ma è andato oltre all'euforia. È il terzo successo personale in questa categoria, averlo conquistato proprio nel Paese asiatico ha un'importanza e un valore particolari.
Memoria e gratitudine nel nome di Simoncelli
Non ha dimenticato, non poteva. Ha tagliato il traguardo e sentito una voce dentro di sé: era la sua coscienza che gli ha dettato le parole giuste da dire a corredo di un trionfo coinciso con una data tremenda, il 23 ottobre di 11 anni fa il ‘Sic' avrebbe perso la vita in un incidente spacca-cuore.
"Sinceramente, non appena ho tagliato il traguardo – ha raccontato ai microfoni di Sky – il primo pensiero è andato a Marco (Simoncelli)". Memoria e gratitudine, c'è tutto nelle parole del pilota lombardo della Elf Marc VDS Racing Team.
Cominciò tutto nel 2014 con l'ingresso nella scuderia e la vittoria del campionato PreMoto3 125 2T. Nel 2016 disputò quattro gare nel CIV Moto3 (Campionato Italiano Velocità) ma è l'anno successivo che qualcosa cambia nella sua carriera sempre nel segno del Sic: debutta sul palcoscenico internazionale nella stessa categoria. "La mia esperienza nel Motomondiale è iniziale con Paolo (il padre del Sic) e sono davvero molto felice di aver vinto anche per questo motivo".
Il finale incandescente sulla pista di Sepang
Il duello di Arbolino con il nipponico (che adesso rischia di perdere il Mondiale a beneficio di Augusto Fernandez) ha vissuto il momento clou nelle battute finali. Mancava meno di un giro al termine del Gran Premio, è bastato molto meno perché tutto cambiasse. Ogura (Idemitsu Honda Team Asia) aveva di fatto messo le mani sul trionfo iridato ma ha commesso un'ingenuità, un azzardo compiuto per la voglia di strafare, più che amministrare s'è lanciato all'attacco.
Il giapponese era alle spalle di Arbolino, il secondo tempo sarebbe stato propizio alla luce della posizione fuori al podio del diretto concorrente spagnolo (Red Bull KTM Ajo). La cosa più saggia da fare sarebbe stato evitare rischi inutili, fare calcoli strategici, accontentarsi di allungare il vantaggio (sia pure di poco) per poi piazzare la zampata decisiva nell'ultima tappa della stagione.
Invece no. Voleva vincere a ogni costo e gli è andata malissimo: dopo il sorpasso in staccata su Arbolino ha perso l'anteriore, finendo nella ghiaia e perdendo anche il comando della classifica generale di Moto 2. Il leader adesso è Fernandez che ha capitalizzato il quarto portandosi a quota 256 punti (+9 rispetto a Ogura). Quanto all'italiano è quarto (188) a -20 da Aron Canet (208). "Mi sentivo bene, ero abbastanza in controllo e sapevo di potercela fare". Se gira per il verso giusto magari compie un altro blitz.
La top 10 della classifica di Moto2 a Sepang:
1. Tony Arbolino (Elf Marc VDS Racing Team)
2. Alonso Lopez (Beta Tools Speed Up) +11.411
3. Jake Dixon (Inde GAGSAS Aspar Team) +11.802
4. Augusto Fernandez (Red Bull KTM Ajo) +13.206
5. Manuel Gonzalez (Yamaha VR46 Master Camp Team) +14.770
6. Marcel Schrötter (Liqui Moly Intact GP) +17.166
7. Cameron Beaubier (American Racing) +20.222
8. Aron Canet (Flexbox HP40) +24.279
9. Jeremy Alcoba (Liqui Moly Intact GP) +24.407
10. Fermin Alduguer (Beta Tools Speed Up) +24.482