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Arbitro va in TV e spiega perché non ha dato il rigore, tutto perfetto: purtroppo non è l’Italia

Durante la partita di Ligue 1 tra Nizza e Olympique Lione l’arbitro Dechepy si è presentato ai microfoni di Amazon Prime Video per analizzare un episodio che si è verificato in campo nei minuti finali e ha fatto molto discutere. Un passo in avanti notevole nella comunicazione del mondo dei direttori di gara.
A cura di Vito Lamorte
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L'arbitro Dechepy, al centro, spiega ai microfoni di Amazon Prime Video l'episodio controverso di Nizza-Lione.
L'arbitro Dechepy, al centro, spiega ai microfoni di Amazon Prime Video l'episodio controverso di Nizza-Lione.

Ci sono delle situazioni incomprensibili nel calcio italiano dei giorni nostri, una di queste fa riferimento al modo di comunicare degli arbitri. Nell'epoca in cui i media sono entrati a far parte delle nostre vite in maniera definitiva, il modo di relazionarsi dei direttori di gara con il mondo che gli sta intorno è rimasto lo stesso di diversi decenni fa. Anacronismo puro.

Se nel nostro paese le cose stentano a cambiare, nonostante ci sia stata qualche piccola apertura (vedi Orsato a 90° Minuto), in Francia stanno sperimentando un nuovo modo di fare le cose per rendere tutto più chiaro e trasparente ai tifosi e agli osservatori.

Durante la partita di Ligue 1 tra Nizza e Olympique Lione, che si è chiusa con un pareggio per 0-0, c'è stato un episodio che ha fatto molto discutere: nei minuti finali Nicolas Tagliafico, il terzino dell'OL e della nazionale argentina, ha toccato con il braccio in area un cross di Badredine Bouanani ma l'arbitro Bastien Dechepy ha deciso di non sanzionare l'intervento con il calcio di rigore.

Il direttore di gara ha lasciato proseguire il gioco tra le vibranti proteste dei calciatori, della panchina e del pubblico di casa: tutti speravano che l'arbitro andasse a rivedere l'azione al VAR ma Dechepy, dopo aver ascoltato in cuffia il parere dei suoi assistenti, ha lasciato giocare senza prendere provvedimenti.

Al termine dell'incontro il signor Dechepy ha motivato la sua decisione ai microfoni di Amazon Prime Video in maniera chiara e senza giri di parole: "La mano era dietro, la palla colpisce il ginocchio poi il terreno e infine la mano, il che la rende non punibile. Se avesse colpito direttamente la mano forse sarebbe stata un'altra storia. Ma non è così…."

Un modo di comunicare semplice ed efficace per dare la possibilità ai direttori di gara di spiegare e di argomentare il loro punto di vista, che è quello del campo, rispetto a chi vede la partita seduto allo stadio o sul divano. Spesso ci dimentichiamo che cambia completamente la prospettiva e la dinamica di tutto ciò che accade sul rettangolo verde.

Visto quanto accaduto nel weekend di Serie A, con le polemiche sugli arbitraggi delle partite di Milan e Juventus, chissà se un giorno riusciremo ad abbattere quest'ultima barriera anche in Italia e sentiremo la voce di un arbitro che analizza un episodio al termine di una partita. Sognare non costa nulla.

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