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Arbitro tocca palla nell’azione del rigore per il Bari: Pisa pensa al ricorso per errore tecnico

L’arbitro tocca la palla nell’azione del rigore decisivo di Pisa-Bari. Proteste veementi nel post partita dei toscani, che valutano se presentare ricorso per errore tecnico del direttore di gara.
A cura di Vito Lamorte
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Finale incandescente della sfida tra Pisa e Bari, valida per la 34esima giornata di Serie B. Al minuto 86, con il risultato fermo sull'1-1, il direttore di gara ha toccato il pallone dopo un passaggio di Morachioli per un compagno ma l'azione non è stata interrotta portando al tiro lo stesso calciatore: l'azione si conclude con la respinta di braccio di Caracciolo che ha portato al calcio di rigore per decisivo a favore dei pugliesi.

Sul dischetto si è portato Antenucci, che ha firmato la vittoria per 2-1 dei biancorossi e ha confermato il terzo posto della squadra di Mignani. Sono state veementi le proteste veementi nel post partita dei toscani, che stanno valutando se presentare ricorso per errore tecnico dell’arbitro: nell’azione che porta al rigore concesso del Bari il direttore di gara Colombo ha toccato il pallone e questo tipo di situazione non è prevista dal regolamento.

Una situazione davvero inedita quella che si è verificata all'Arena Garibaldi, visto che a memoria nessuno ricorda episodi simili.

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Il pallone deviato dal direttore di gara non procede all'indietro, verso la difesa dei pugliesi, ma si avvicina all'area del Pisa: in questo caso non bisogna più valutare il fatto che il possesso resti del Bari perché l'arbitro avrebbe dovuto interrompere l'azione.

Luca D’Angelo, allenatore del Pisa, ha criticato duramente il direttore di gara nella conferenza stampa post-partita per il suo tocco in occasione dell’azione che ha portato all’assegnazione del penalty: “C'è poco da dire il regolamento è chiaro ma quando abbiamo chiesto spiegazioni ci è stato detto che l'interpretazione è stata giusta.  La cosa grave è questa. L'arbitro avrebbe dovuto interrompere il gioco. Ricorso? Non so se sarà possibile presentarlo. L'unica possibilità è che l'arbitro ammetta l'errore, ma avendoci parlato non credo sia capace di chiedere scusa". 

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Parole dure anche da parte del dal direttore generale del Pisa, Giovanni Corrado: “Sull’episodio sarebbe bello vedere il mondo arbitrale fare mea culpa e ammettere l’errore tecnico, perché il regolamento parla di azione promettente, e sul passaggio l’arbitro cambia totalmente il verso dell’azione. La cosa più grave è che l’arbitro ci ha detto di non essersi reso conto del tocco, quando in realtà si è subito messo il fischietto in bocca. Ammettere l’errore darebbe grande e maggiore credibilità a tutti. Ma se la colpa deve essere della società che ha protestato o del capitano che è stato espulso, allora alziamo le braccia. Ci sono tante migliaia di tifosi che hanno guardato la partita che non possono essere contento di aver vista una partita determinata in questo modo”.

Un episodio molto controverso e di cui si discutere molto nei prossimi giorni, soprattutto se la società toscana deciderà di presentare ricorso.

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