Arbitri in confusione: Kjaer-Pellegrini come Dumfries-Alex Sandro ma il Var non interviene
Il contatto tra Kjaer e Pellegrini in Roma–Milan ha richiamato un episodio molto simile, quello tra Dumfries e Alex Sandro in Inter–Juventus. Dinamica identica, valutazione differente: nel primo caso l'arbitro, Maresca, lo ritiene ininfluente e lascia correre; nel secondo il direttore di gara, Mariani (inizialmente segnalò che il gioco doveva continuare), andò al Var per rivedere l'azione e assegnò il calcio di rigore decisivo per il pareggio dei bianconeri all'89°. Il dibattito sulla casistica d'intervento e sul caos generato dalle differenti interpretazioni dei fischietti alimenta le polemiche, in particolare quelle di José Mourinho che addirittura sceglie di non parlare né in TV né in conferenza stampa. Il tecnico portoghese è nervoso, schiuma rabbia e preferisce non aggiungere altro altrimenti "mi squalificano".
Perché ai bianconeri è stato concesso il penalty e ai capitolini no? E soprattutto erano davvero entrambi episodi da Var? C'è stato, nell'uno e nell'altro caso, una situazione di chiaro ed evidente errore? A spiegare bene qual è il caos di fronte a un metro di giudizio così difforme sono le parole di Beppe Bergomi al Club di Sky. "M’avevano fatto capire che un intervento con leggero contatto come quello di Kjaer non è mai rigore. E m’avevano detto che anche quello della Juve non doveva essere fischiato. Ma poi quello al Milan lo danno. Ora di nuovo c’è confusione".
Le parole dell'ex difensore dell'Inter e della Nazionale in buona parte fanno il paio con la rabbia del tecnico portoghese. A cominciare dal mancato rigore (che la Roma chiedeva) per l'intervento di Kjaer su Pellegrini in area milanista. Per Maresca non ci sono gli estremi per fischiare il penalty ma dalle immagini si nota come il difensore danese colpisca con un calcio il piede dell'avversario. Un potenziale episodio da Var (alla luce del precedente a San Siro) che l'arbitro non ritiene passibile di sanzione né c'è revisione.
Le proteste della Roma, però, chiamano in causa il direttore di gara anche per un altro episodio: il rigore assegnato a Ibra. Mancini fa da prologo all'argomento con un commento ai microfoni di DAZN: "Sono andato a chiedergli cosa ha visto se è stato richiamato dal VAR. Mi ha detto che Ibra anticipa Ibanez che fa fallo… Non può essere rigore perché è un contrasto normale tra due ‘bestie', Ibra non calcia".
Cosa è successo? Il contatto è giudicato punibile dal direttore di gara. Fischia e dopo un check con la cabina di regia va alla on-field-review confermando la decisione. Una scelta molto dubbia perché lo stesso replay non sembra chiarire al meglio la dinamica dell'azione. Perché Maresca ha dato rigore? La motivazione potrebbe essere nel colpo subito da Ibra – che ha già spostato il pallone col piede sinistro – nel contrasto con Ibanez che tenta di intervenire sulla sfera.