“Applaudi se odi la Royal Family”, e tutto lo stadio batte le mani: l’ultimo affronto alla Regina
Lo striscione e poi un applauso che è stato solo uno sfregio. L'ultimo che la tifoseria del Celtic ha rivolto alla regina Elisabetta II. La federazione scozzese aveva lasciato ai singoli club la scelta di omaggiare o meno con un minuto di silenzio la Famiglia Reale per la morte di Sua Maestà. Ma per l'anima indipendentisti, cattolica e filo-irlandese della tifoseria dell'altra metà di Glasgow il minuto di raccoglimento è stato utilizzato per fare altro. Mentre nella maggior parte delle gare del Regno Unito c'è stato cordoglio sincero, caratterizzato anche dall'inno nazionale prima del calcio d'inizio, in occasione della sfida col St. Mirren è successo altro. Ma da quelle parti non è una novità.
Non serve andare molto indietro nel tempo per avere idea come i sostenitori bianco-verdi e la stessa società abbiano vissuto finora il periodo di lutto. Il club non ha mai interrotto le proprie attività né ha messo in atto iniziative particolari per ricordare la sovrana.
Atteggiamento completamente opposto rispetto all'altra squadra della città i Rangers, il cui popolo a Ibrox Park (come accaduto anche in Champions durante la partita con il Napoli) ha ribadito la propria posizione vicina alla monarchia. Da brividi il coro che ha preso il posto per una sera dell'inno della Coppa nonostante la Uefa avesse sospeso quello ufficiale e chiesto che ci fosse solo silenzio.
"Se anche tu odi la Famiglia Reale, batti le mani". Lo striscione apparso nel settore più caldo della tifoseria ha fatto sì che quello scroscio di mani avesse un tono polemico e, non contenta, ha urlato slogan contro la regina stessa e i reali.
Una situazione imbarazzante che in diretta TV ha visto i telecronisti delle emittenti prendere le distanze da quell'atteggiamento definito irrispettoso. La voce narrante di Sky Sports Inghilterra scelta per il match, Ian Crocker, ha espresso rammarico ai telespettatori: "Ci scusiamo se quanto sentito può avervi offeso. La maggior parte delle persone ha mostrato rispetto, altre no".
Una situazione imbarazzante e paradossale al tempo stesso per la squadra che invece, prima dell'avvio del match, aveva espresso partecipazione emotiva con un applauso. Non c'è stato alcun inno nazionale, dopo quella "standing ovation al contrario" c'è stato il fischio d'inizio.
L'atteggiamento della tifoseria rischia di procurare sanzioni al Celtic: la società scozzese, infatti, è sotto i riflettori della Uefa a causa dello striscione anti-monarchia che era stato esibito prima e durante la partita contro lo Shakhtar Donetsk a Varsavia mercoledì sera.