Aperta un’inchiesta su Berardi dopo la lite col tifoso: comportamento violento
La reazione sopra le righe di Domenico Berardi nei confronti di un tifoso dopo la sconfitta del Sassuolo a Modena in Coppa Italia è destinata ad avere una coda non piacevole per il giocatore: il Procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, ha aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti "per il comportamento violento tenuto ai danni di un tifoso nei pressi dello stadio Braglia dopo la partita Modena-Sassuolo".
Il 28enne attaccante calabrese, che anche quest'anno con ogni probabilità resterà al Sassuolo nel quale milita da 10 anni, era stato immortalato lunedì sera in alcuni video – che ben presto avevano avuto ampia diffusione – mentre cercava di farsi giustizia da solo all'esterno dello stadio Braglia di Modena nei confronti di un "tifoso avversario", come lui stesso lo aveva definito nelle successive scuse su Instagram.
L'adrenalina ancora in corpo per la dolorosa eliminazione al primo turno di Coppa Italia, un 3-2 incassato dai Canarini appena promossi in Serie B, ha fatto saltare i nervi a Berardi quando intorno a lui ha sentito qualche parola che non era esattamente ispirata alla massima sportività. Il nazionale azzurro non ha porto l'altra guancia, ma ha provato a raggiungere la persona in questione.
Sono seguiti attimi concitati che hanno fatto temere che la situazione degenerasse ulteriormente, finché l'intervento delle forze dell'ordine presenti è riuscito a trascinare via il calciatore furioso. Nel successivo post di scuse, Berardi ha spiegato che ha perso la testa "perché sono state toccate in maniera gratuita le cose a me più care come la famiglia, mia moglie e mio figlio fuori dal campo che mi hanno ferito in maniera profonda". Un atto di contrizione che non ha evitato l'apertura dell'indagine federale: il procuratore Chiné, acquisito agli atti il video diffuso sul web, ha avviato il procedimento.