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Antonio Conte si è fatto un nuovo nemico, è Paul Scholes: pubblica una storia e la cancella

La bandiera del Manchester United Scholes ha criticato sui social Antonio Conte per il suo comportamento, ma poi ha cancellato il post.
A cura di Ada Cotugno
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A una settimana dal suo sfogo in conferenza stampa Antonio Conte ha lasciato il Tottenham: l'addio di comune accordo è arrivato dopo appena 16 mesi dall'ingaggio, in una situazione diventata ormai insostenibile per allenatore, società e giocatori.

L'ex CT della Nazionale ha accusato la sua squadra di essere egoista e poco ambiziosa, incapace di saper gestire la pressione. Le parole non sono piaciute al presidente degli Spurs, Daniel Levy, che ieri sera ha annunciato la fine di questa avventura. Sebbene alcuni tifosi abbiano apprezzato Conte per aver tentato di dare una scossa alla squadra, alcuni volti eccellenti lo hanno duramente criticato.

È il caso di Paul Scholes, leggenda e bandiera del Manchester United e di tutto il calcio inglese. L'ex giocatore si è scagliato contro l'italiano in una storia su Instagram, prontamente cancellata: secondo Scholes l'allenatore avrebbe dovuto lamentarsi prima dell'organico messo a disposizione dalla società e non a stagione in corso, come è successo nello sfogo post Southampton.

"Un manager viene licenziato e tutti danno la colpa al recruitment, mentre un manager di alto livello dà la colpa alla mancanza di ambizione", si legge nel post che è stato eliminato dopo qualche minuto. "Perché nessun manager dice, quando sorride e stringe la mano a un giocatore durante la conferenza stampa: ‘Questo giocatore non mi piace, penso che alla fine mi farà licenziare'".

Lo sfogo di Scholes su Instagram, poi cancellato
Lo sfogo di Scholes su Instagram, poi cancellato

Infine la stoccata polemica di Scholes: "Si risparmino le stesse vecchie p*******e quando vengono esonerati o se ne vanno". Una chiusura polemica riferita alle lamentele dell'allenatore italiano sul mercato e sulla mentalità del club.

Nei suoi 16 mesi al Tottenham per Conte sono stati investiti oltre 15o milioni di euro sul mercato, ma neanche questi soldi sono bastati per accontentare le sue richieste e creare una squadra che potesse soddisfare le sue ambizioni.

"Qui sono abituati così. Non giocano per qualcosa di importante, la storia del Tottenham è questa" aveva detto Conte nel corso dell'ultima conferenza stampa, puntando il dito contro i giocatori e il DNA del club del nord di Londra. Uno sfogo che alla fine gli è costato la panchina e tante critiche.

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