Antonio Conte: “Qualcuno ha voluto la bici e deve pedalare, ma parla del Napoli”. Con chi ce l’ha
Con Antonio Conte è vietato parlare di Scudetto, anche se il Napoli è da solo al primo posto della classifica. L'allenatore non vuole fare conti, dopotutto il campionato è cominciato da un mese e mezzo e il percorso è ancora lungo. In conferenza stampa prima della partita contro il Como ha cercato di allentare la pressione dei rivali dalle spalle della sua squadra puntando il dito verso chi cerca di destabilizzarlo.
Nelle ultime settimane da parte di Juventus e Inter, le sue grandi ex squadre, sono arrivate grande pressioni rivolti verso gli azzurri che sono stati eletti tra i possibili candidati per la vittoria del titolo in questa stagione. Esternazioni che all'allenatore non sono piaciute particolarmente e alle quali ha voluto rispondere a suo modo.
Conte difende il Napoli dalle pressioni
Non c'è modo di gettare ombre e paure sulla stagione del Napoli, neanche adesso che si gode il primo posto in solitaria. Conte continua il suo lavoro con grande ambizione ma senza farsi spaventare dall'obiettivo che potrebbe far tremare le ginocchia. Ecco perché, ai rivali che parlano già di Scudetto, risponde con una lezione di maturità e stabilità nel pieno del suo repertorio.
Il tema è quello delle pressioni che arrivano dall'esterno e che potrebbero far barcollare i suoi giocatori in vista dei prossimi impegni: "La pressione qualche furbetto ce la può mettere da fuori, magari per coprire la propria squadra, ma questo fa parte del gioco. La storia ha insegnato che a vincere gli Scudetti sono la storia, il valore patrimoniale della rosa e il monte-ingaggi. Questo ha insegnato la storia, salvo rarissime eccezioni".
E poi mette a tacere chiunque provi a interferire con il suo lavoro parlando già di Scudetto: "Quindi quando sento parlare qualcuno che vuole mettere pressione su di noi dico che se qualcuno ha voluto la bicicletta ora deve iniziare a pedalare e a farlo fortissimo. A Napoli si dice ‘Cca' nisciun è fess'. Quindi quando parliamo di pressione, qualcuno pensa di mettere pressione a noi che ha voluto la bicicletta e adesso deve pedalare forte".