Ansu Fati affondò l’Inter in Champions, ora giocherà nel “Barcellona b” in terza serie
Un gol in Champions (contro l'Inter, nell'ultima gara del girone che segnò la retrocessione dei nerazzurri in Europa League) e quattro nella Liga dove ha debuttato a 16 anni e 9 mesi. Ansu Fati è una delle stelline che il Barcellona ha allevato nella "cantera" fino a condurlo in prima squadra e lanciarlo nella grande platea del calcio europeo. In attesa di tornare a calcare palcoscenici prestigiosi, il giovane attaccante (17 anni, 18 li compirà a ottobre) originario della Guinea-Bissau dovrà far un passo indietro: almeno per qualche settimana – con il ritorno degli ottavi di Coppa contro il Napoli sullo sfondo – non giocherà accanto a Lionel Messi e Luis Suarez ma "retrocederà" nella "formazione B" dei catalani, ovvero la seconda squadra che milita nella terza serie spagnola (come fosse la Serie C italiana).
Perché Fati farà parte dei blaugrana che giocano nel torneo minore? Alla base della decisione non c'è alcun provvedimento punitivo nei suoi confronti ma una strategia ben precisa e una motivazione economica molto forte: il "Barcellona B" ha come obiettivo la promozione in Seconda divisione, traguardo che non è solo questione d'orgoglio ma anche di "vil denaro". Il salto di categoria porterà in dote ai catalani una somma di 10 milioni di euro (cifra che fa riferimento ai diritti tv per il torneo "cadetto") oltre a una serie di premi.
Ecco perché il club ha scelto di "rinforzare" la rosa con un innesto speciale confidando che chiudere il campionato al comando del proprio girone (fino al momento dello stop i blaugrana erano secondi, a -1 dal Castellon) aiuterebbe a ritrovarsi in una posizione di vantaggio nei playoff.
Per Ansu Fati, prodigio del settore giovanile, giocare con la seconda squadra è una sorta di esordio: finora non aveva mai accumulato presenze ma era stato subito trascinato con i big della rosa principale accumulando 24 presenze tra campionato, Champions, Coppa del Re e Supercoppa spagnola.