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Annullata l’amichevole Sporting-Napoli: giocatori portoghesi positivi al coronavirus

L’amichevole di questa sera contro lo Sporting a Lisbona è stata cancellata per la positività di almeno tre giocatori portoghesi agli ultimi tamponi. Il Napoli, che era sbarcato a Roma in vista del volo per il Portogallo, rientrerà in sede. Tra i convocati non c’era Milik, altro indizio forte della rottura tra giocatore, tecnico e club.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non si disputerà la partita tanto attesa di questa sera a Lisbona tra Sporting e Napoli a causa di un nuovo contagio da coronavirus dei giocatori portoghesi sottoposti agli ultimi controlli. La gara è stata cancellata dopo che tre calciatori del club lusitano sono risultati positivi al Covid-19. Una notizia che ha raggiunto il club di De Laurentiis con gli azzurri sono stati informati solo dopo essere atterrati nella Capitale in vista del volo per il Portogallo. Alla fine, il disagio è però minimo, con sei ore di viaggio, tra andata e ritorno, per tornare a Napoli senza giocare.

La notizia è ufficiale e dunque l'amichevole in programma questa sera alle 20,30 è stata annullata all'ultimo momento perché alcuni giocatori del club portoghese sono risultati positivi al coronavirus dopo gli ultimi tamponi. Non sono stati diramati i nomi ma sembra che almeno tre calciatori appartenenti allo Sporting siano risultati contagiati costringendo tutta la squadra a finire in quarantena in attesa di nuove verifiche. Per evitare possibili contagi, il test è stato cancellato con il Napoli che – nel frattempo – aveva già fatto scalo a Roma.

Non sono soddisfatte le condizioni necessarie per lo svolgimento della partita – è l'indicazione della Direzione Generale di Sanità -. In considerazione del risultato ai test di Covid-19.

A Lisbona  – e nemmeno a Roma – non ci sarebbe andato comunque Arek Milik. Il polacco è stato escluso dai convocati ed è in piena rotta con la società. Gattuso nei giorni scorsi era stato chiaro nei confronti dell'attaccante sottolineando come l'arrivo di nuovi giocatori nel reparto avanzato, come Osimhen e Petagna escludevano di fatto un qualsiasi suo utilizzo stagionale. Una dichiarazione che avrebbe dovuto spingere Milik a trattare l'addio ma che invece hanno spinto il polacco a confermare la propria attuale volontà di rimanere a Napoli.

Un separato in casa che comporta più di un semplice squilibrio nello spogliatoio. L'esclusione dai convocati di Lisbona impone un ulteriore giro di vite al rapporto col giocatore: non mancano le proposte, manca la volontà di accettarle, anche davanti alle ultime notizie secondo cui il Napoli  avrebbe abbassato le pretese economiche. Con la Roma, prima squadra ad essere interessata di Milik, ci potrebbe anche essere l'accordo per una cifra attorno ai 30 milioni, molto meno rispetto ai 45 richiesti da De Laurentiis. Ma Milik non sta accentando, bloccando di fatto il mercato delle punte: senza il suo arrivo in Capitale, la Roma non può cedere Dzeko alla Juventus. E se i bianconeri vireranno decisi su Suarez e il bosniaco accettasse di restare in giallorosso, Milik sarebbe il classico cerino acceso in mano a Gattuso.

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