Anfield esplode pensando che l’Aston Villa abbia pareggiato, ma è solo la beffa di qualche idiota
Nel 1976 usciva nei cinema ‘Il secondo tragico Fantozzi', il secondo capolavoro della saga sul ragioniere più vessato di tutti i tempi interpretato da Paolo Villaggio. In una delle scene cult più memorabili, gli impiegati della megaditta erano costretti ad assistere all'ennesima visione della Corazzata Potemkin durante un leggendario Inghilterra-Italia a Wembley. Nella sala proiezione – blindata dalle notizie provenienti dall'esterno – "correvano voci incontrollate e pazzesche, si diceva che l'Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d'angolo…".
In quell'epoca certamente – era quasi mezzo secolo fa – bastava poco per impedire alle notizie di arrivare in tempo reale, oggi con internet ovunque e gli smartphone in tutte le tasche è praticamente impossibile restare al buio o cadere vittima di fake news. Eppure domenica scorsa – nel drammatico finale della Premier League che ha assegnato il titolo al Manchester City sul Liverpool, dopo una rimonta da cardiopalmo degli uomini di Guardiola nell'ultimo quarto d'ora – è bastato poco all'intero stadio di Anfield, dove erano assiepati i tifosi dei Reds in contemporanea al match di Etihad Stadium, per esultare in maniera belluina quando è corsa una voce incontrollata e pazzesca, si diceva che l'Aston Villa avesse segnato il gol del 3-3 al City e dato il titolo al Liverpool…
Riavvolgiamo il nastro: alla mezzora del secondo tempo, De Bruyne e compagni sono sotto clamorosamente 0-2 in casa con un Aston Villa che non ha più nulla da chiedere al campionato a 90 minuti dalla fine, un risultato che consegnerebbe la Premier ai Reds in caso di vittoria sull'altrettanto tranquillo Wolverhampton, che tuttavia sta riuscendo a portarsi a casa un pareggio per 1-1. Sembra quasi finita per il City, poi una doppietta di Gundogan e un gol di Rodri in appena 5 minuti ribaltano il risultato ed a quel punto la successiva rete di Salah che ha dato il 2-1 al Liverpool diventa inutile. È in quel momento, quando ormai manca pochissimo al termine su entrambi i campi, che qualche buontempone – o idiota, fate voi – mette in giro la voce che il miracolo è appena accaduto, che l'Aston Villa si è portato sul 3-3 in casa del City.
La gioia è contagiosa e rumorosa, la voce diventa boato: Anfield esplode e la gente si abbraccia. Ma dura pochissimo, come ogni felicità che si dica tale. La descrizione di un attimo, le convinzioni che cambiano, la realtà che ghiaccia i volti. È una beffa atroce, a Manchester finisce 3-2 mentre il Liverpool arrotonda con Robertson il suo 3-1: tutto inutile, la musica è finita, gli amici se ne vanno. Anche il trofeo della Premier League, destinazione Manchester.