Andrea Mingardi fa a pezzi Thiago Motta: “Potevi essere un eroe e vai alla Juve?”. Poi lo insulta
Manca solo l'annuncio per Thiago Motta alla Juventus come successore di Massimiliano Allegri, una svolta filosofica per la Vecchia Signora, che è pronta a sposare un progetto tecnico molto diverso da quello del livornese, ovviamente col medesimo imperativo: vincere. Il 41enne italo-brasiliano firmerà un contratto triennale, dopo aver salutato con una meravigliosa qualificazione in Champions League il Bologna. Un addio commosso quello di Thiago Motta, che è riuscito a stento a trattenere le lacrime mentre con gli occhi lucidi salutava la piazza e ringraziava i suoi giocatori, dopo la sconfitta col Genoa che ha chiuso il campionato dei rossoblù. Una comunione di sentimenti che tuttavia non è corrisposta da un tifoso del Bologna DOC come Andrea Mingardi: il cantautore bolognese fa a pezzi Thiago con un lungo post su Facebook.
"Quando ce vo' ce vo' e non ce l'ho con nessuno – premette l'83enne Mingardi – Ma questa festa mancata del 3 a 3 (con la Juve nella penultima, dopo essere stati avanti 3-0, ndr), del commiato e di un terzo posto mancato, soprattutto davanti alla signora, mi ha tolto quella gioia sfrenata che provavo alla fine del primo tempo. Ora che sono più calmo, mi esprimo meglio. Moggi è stato il capro espiatorio di un sistema che usavano tutti. Zhang se mette un piede in Cina gli pignorano anche i maroni, Marotta ne sa una più del diavolo, gli americani del Milan hanno fatto fuori Maldini in un amen, di Lotito è meglio non parlare, per Gasperini a Napoli saranno cazzi a… mare, gli altri vagano in situazioni economiche discutibili, cioè, fanno goal coi debiti, il Manchester ha oltre mezzo miliardo di sterline di deficit… Di cosa stiamo parlando? Di una melma che a parte qualcuno, noi del Bologna, rischia di inghiottire il calcio".
"Dunque, un allenatore che viene dalla cannella del gas, una Spezia… si presenta e per culo o grande capacità dopo sessant'anni ci porta in Champions. Ma non solo, ha l'opportunità di diventare un eroe… nazionale restando a sviluppare il suo talento e quello dei suoi giocatori in un luogo pulito che, fra l'altro lo ama alla follia, e va alla Juve?! Il simbolo di tutto ciò che nel calcio sarebbe meglio non fare: usare sotterfugi, potere, trucchi, conteggi dubbi e pressioni di ogni tipo – attacca il cantautore – In più, cazzissimo, ti porti via anche qualche giocatoreee?!".
"Se qualcuno che legge preferisce non capire lo smacco, lo faccia pure, mai vorrei offendere alcun tifoso che ha il diritto di amare chiunque, ma che se obiettivo, non può non afferrare il senso di un'occasione perduta, per un uomo, per un allenatore bravo e un campione indiscusso. A Bologna venga chi vuole ma mi raccomando, deve capire anche in quale luogo arriva e rispettarlo addirittura oltre la vittoria a qualsiasi costo. Faremo la nostra Champions, con la quadra che sarà e prenderemo le gioie che verranno, se verranno", conclude Mingardi, prima di accomiatarsi da Thiago Motta con un insulto: "Ma dal momento che noi non siamo ingrati: caro Thiago, ciao, grazie e fanculo! Non ti capiterà mai più l'occasione di essere un eroe!".