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Caso Juve, le news su plusvalenze e stipendi

Andrea Agnelli organizzò un incontro riservato a casa di sua madre: invitati Milan, Inter e Gravina

Nelle carte dell’inchiesta della Procura di Torino c’è un documento che riporta le ‘convocazioni’ fatte da Andrea Agnelli per una cena “riservata”: invitati il presidente della Figc, quello della Lega di Serie A e sei club. “Spero che sia foriero di qualcosa di utile perché se no ci schiantiamo piano piano”, diceva il giorno dopo l’allora presidente bianconero intercettato. Si riferiva al momento di difficoltà complessivo del calcio italiano.
A cura di Paolo Fiorenza
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Accerchiata da ogni direzione, sia sul lato della giustizia ordinaria – col rinvio a giudizio chiesto dalla Procura di Torino per la società in quanto persona giuridica e per 12 dirigenti da Andrea Agnelli in giù – sia da quello della giustizia sportiva – con la possibile apertura di una seconda inchiesta da parte della FIGC sulle manovre stipendi dopo il nulla di fatto sulle plusvalenze e con l'avvenuta apertura di un'indagine da parte dell'UEFA per potenziali violazioni delle regole finanziarie – la Juventus deve anche fare i conti con continue rivelazioni che saltano fuori dagli atti dell'inchiesta penale.

Si tratta di episodi o intercettazioni la cui rilevanza giudiziaria è ovviamente materia esclusiva della magistratura, nell'ambito dell'inchiesta Prisma sul falso in bilancio contestato al club bianconero, ma che non contribuiscono certamente ad alleggerire la pressione per la Vecchia Signora. È il caso di quanto avvenuto nel settembre del 2021, quando un evidentemente allarmato Andrea Agnelli convocò presso la residenza di sua madre nel Parco La Mandria, nel torinese, gli stati generali del calcio italiano, o almeno la parte a lui più vicina.

Nella richiesta di custodia cautelare dello scorso giugno della Procura piemontese (respinta dal Gip) si legge di un "incontro organizzato in via riservata" dall'allora presidente della Juventus, il cui telefono era sottoposto a controllo da parte della Guardia di Finanza. Secondo quanto accertato, vi avrebbero partecipato: "Luca Percassi, amministratore delegato dell'Atalanta; Enrico Preziosi, presidente del Genoa; Giuseppe Marotta, ex ad della società bianconera e attuale ad dell'Inter; Paolo Scaroni, presidente del cda del Milan; Stefano Campoccia, vicepresidente dell'Udinese; Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna".

"All'incontro risultano altresì avere preso parte Paolo Dal Pino, presidente della Lega calcio serie A, e Gabriele Gravina, presidente della Figc", si legge ancora negli atti. Peraltro, secondo quanto ricostruisce Repubblica, due dei soggetti citati non sarebbero stati concretamente presenti alla cena: l'interista Marotta, che era stato invitato ma non poté partecipare per motivi personali, e l'udinese Campoccia, che neanche sapeva del summit ad altissimo livello convocato da Agnelli.

Andrea Agnelli e Gabriele Gravina, entrambi presenti nel summit a casa di Donna Allegra
Andrea Agnelli e Gabriele Gravina, entrambi presenti nel summit a casa di Donna Allegra

Non è dato sapere di cosa si sia parlato precisamente quella sera a casa di Allegra Caracciolo, vedova di Umberto Agnelli: è probabile che il presidente della Juventus abbia voluto rendere partecipi i vertici del calcio italiano e alcuni club a lui più vicini (mancano Napoli, Roma, Lazio e Fiorentina per quanto riguarda la parte alta della classifica) della situazione generale del nostro movimento in grande difficoltà economica nello scenario post pandemia. Un'ipotesi accreditata dall'intercettazione telefonica del giorno successivo a quel 23 settembre, in cui si sente Andrea Agnelli dire: "Spero solo che da ieri sera… la presenza di Gabriele e Paolo era utile… Spero che nasca qualcosa perché se no non so cosa fare. Adesso bisogna che questo elemento sia foriero di qualcosa di utile perché se no ci schiantiamo piano piano".

Secondo quanto svela ancora Repubblica, sul tavolo della cena c'era la possibilità da parte dei club di Serie A di creare una nuova media company con partecipazione di fondi d'investimento. L'ipotesi, che era stata precedentemente bocciata dall'assemblea di Lega all'inizio del 2021, era tornata d'attualità dopo il fallimento della Superlega voluta da Agnelli in primis. Tra le annotazioni dei Pm si legge ancora: "A margine della conversazione Andrea Agnelli ribadisce che l'obiettivo fondamentale è aumentare i ricavi del calcio italiano". Il presidente bianconero cercava dunque alleati per tenere a galla la barca – non solo sua – nel momento di tempesta. In quel momento non poteva sapere che era solo l'avvisaglia di uno tsunami che lo avrebbe travolto.

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