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Anderson ha vissuto un anno a casa di Cristiano Ronaldo: “Sveglia alle 6, ma non ho speso nulla”

Anderson ha raccontato in un’intervista l’esperienza al Manchester United quando ha vissuto con Nani per un anno a casa di Cristiano Ronaldo. Un periodo che non ha dimenticato anche per via di quell’esperienza: “L’allenamento era alle 9:30, ma a volte dovevamo partire alle 6:30”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Anderson ha 36 anni e ha dato l'addio al calcio nel 2019 quando era poco più che trentenne. L'ex stella del Manchester United ha raccontato nel corso di un'intervista quale sia stato il momento più significativo della sua carriera. Il portoghese classe 1988 ricorda con piacere la sua esperienza al Manchester United di Cristiano Ronaldo. Dopo aver impressionato con il Porto, Sir Alex Ferguson lo ingaggiò nel 2007. Insieme a lui ai Red Devils c'era anche Nani, arrivato dallo Sporting Lisbona nello stesso mercato estivo in cui fu preso Anderson.

Subito dopo il suo arrivo, Cristiano Ronaldo decise di affiancare in tutto e per tutto Anderson e Nani ospitandoli a casa sua e portandoli con sé agli allenamenti a Carrington. Anderson ricorda quel periodo come un'esperienza unica: "Appena arrivato, sono andato a casa di Cristiano – ha detto a Globo Esporte -. Lo ringrazio molto. Mi ha adottato. Abbiamo vissuto a casa di Ronaldo per quasi un anno. Ce ne siamo andati perché volevamo andarcene, ma per lui potevamo rimanere". Anderson si rammarica di non aver appreso molto dalla mentalità di CR7 in quel periodo.

Cristiano Ronaldo con Anderson e Nani durante gli allenamenti del Manchester United.
Cristiano Ronaldo con Anderson e Nani durante gli allenamenti del Manchester United.

"Non abbiamo speso nulla – ricorda Anderson -. Ci portava all'allenamento, ci ha dato da mangiare, ci cucinava. C'era una piscina dentro e fuori casa, una jacuzzi e un campo da tennis". Insomma, di certo Cristiano Ronaldo ha cercato di rendere la loro esperienza allo United lontani dalle loro famiglie, più confortevole possibile. Durante le sue otto stagioni al Manchester Anderson ha vinto numerosi riconoscimenti, tra cui quattro titoli di Premier League e la Champions League, ma il suo impiego in squadra è poi gradualmente diminuito con il passare degli anni. Insomma, un giocatore che aveva ampi margini di miglioramento ma che pian piano è finito un po' nell'ombra. Il brasiliano nell'intervista fa mea culpa aggiungendo che la sua mentalità gli ha impedito di raggiungere ciò che voleva.

L'allenamento di Cristiano Ronaldo e la carriera di Anderson dopo lo United

"L'allenamento era alle 9:30, ma a volte dovevamo partire alle 6:30, perché andavamo con Ronaldo a quell'ora", ha spiegato Anderson. Il giocatore ha inoltre ricordato: "Nani e io dormimmo lì sulle barelle e aspettavamo perché il suo allenamento stava già iniziando. "Se avessi il 5% della mentalità di CR7, sarei tra i 20 migliori centrocampisti di quel momento – ha concluso Anderson a proposito dell'esempio davanti a sé di CR7 -. Quel lato brasiliano di noi mi dava fastidio… Pensare che abbiamo già vinto tutto e che tutto è risolto. Di non volere qualcosa in più". Dopo l'esperienza allo United di fatto Anderson ha vissuto un'esperienza in prestito alla Fiorentina per 6 mesi da gennaio a giugno 2014 prima di finire all'Internacional a titolo definitivo. Da lì al Coritiba fino all'Adana Demirspor in Turchia dove ha poi deciso di chiudere la sua carriera a poco più di 30 anni.

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