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Andata e ritorno in 30 ore: la trasferta dell’Italia a Wembley diventa un piccolo caso

La prima trasferta per la Nazionale di Mancini agli Europei rischia di essere un vero e proprio tour de force. Gli azzurri che saranno impegnati sabato sera a Wembley contro l’Austria hanno dovuto rivedere i loro piani rimandando la partenza ad oggi pomeriggio. Ritmi serrati e ritorno lampo previsto poco dopo la fine del match degli ottavi.
A cura di Marco Beltrami
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L'Italia si ritrova a fare i conti con gli "inconvenienti" legati al primo (e forse ultimo) Europeo intinerante della storia del calcio. La trasferta per spostarsi da Coverciano a Londra, dove gli azzurri scenderanno in campo nella cornice dello stadio di Wembley contro l'Austria per gli ottavi di Euro 2020, rischia seriamente di trasformarsi in un tour de force. Il rinvio della partenza legato all'indisponibilità dell'impianto londinese per lavori sul manto erboso, la preoccupazione per la variante Delta che dilaga in Inghilterra e che costringerà gli azzurri ad entrare in una superbolla, senza dimenticare poi anche la partenza lampo dopo la partita. Tutti fattori che preoccupano la Nazionale in vista del primo match a eliminazione diretta.

Quella in vista dell'Austria non è una vigilia come tutte le altre per l'Italia di Roberto Mancini, e non solo perché è un match da dentro o fuori, al contrario di quelli brillantemente vinti della fase a gironi. Filtra un po' di preoccupazione in vista della prima lunga trasferta degli azzurri che finora hanno giocato sempre all'Olimpico di Roma. Al contrario dei loro avversari dell'Austria che nel gruppo C, sono stati già costretti a spostarsi da Bucarest ad Amsterdam, i nostri portacolori finora sono sempre stati in casa. Adesso ad attenderli c'è il match di Wembley e uno spostamento che ha già fatto registrare un importante cambio di programma.

L'Italia infatti aveva messo in preventivo di partire da Firenze alla volta di Londra questa mattina intorno alle 10. Una soluzione che avrebbe permesso al gruppo azzurro di prendere confidenza con lo stadio di Wembley già nel pomeriggio con il primo allenamento. E invece tutto è stato stravolto dopo che l'UEFA ha vietato agli azzurri e all'Austria di svolgere oggi la sessione di lavori, proprio per tutelare il manto erboso di Wembley che non è in ottime condizioni e necessita di trattamenti in vista dei match in programma della fase finale. Una situazione che ha spinto Mancini a cambiare i programmi: allenamento mattutino a Coverciano e partenza per l'Inghilterra rinviata a oggi pomeriggio.

Per gli azzurri dunque si prospetta una tabella di marcia serrata. Stasera ci sarà il sopralluogo allo stadio e poi le conferenze e domani, prima del match, l'ultima rifinitura. Il tutto all'insegna dell'attenzione massima alla luce del proliferare oltremanica della variante Delta del Covid: proprio per questo tutto il gruppo osserverà un protocollo serrato, per quella che è stata definita come una superbolla. Come se non bastasse poi, subito dopo la partita, la Nazionale non perderà tempo per rientrare subito in Italia, chiudendo dunque un vero e proprio tour de force nel giro di circa 30 ore.

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