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Anche la Juventus fuori dai parametri del Fair Play Finanziario Uefa: “Avviato monitoraggio”

Nella relazione finanziaria, il club bianconero evidenzia il controllo da parte dell’Uefa per il periodo 2019, 2020/2021 e 2022. Ma, come per Inter, Roma, Milan e altri club non scatteranno sanzioni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo Inter, Milan e Roma, si aggiunge anche la Juventus di Andrea Agnelli nella lista ufficiale stilata dall'Uefa tra i club europei che non hanno rispettato i parametri del Fair Play Finanziario. A conferma di ciò è stata la stessa società bianconera a sottolineare l'inizio del monitoraggio da parte degli organi di controllo sugli anni precedenti all'attuale sulla situazione economico-finanziaria. Insieme alle quattro italiane ci sarebbero comunque altre decine di club europei sotto la lente di ingrandimento dell'Uefa i cui controlli richiederanno ulteriori documenti da parte degli interessati.

Non è certo un fulmine a ciel sereno e si sapeva, ma da oggi è una conferma ufficiale che anche la Juventus non ha rispettato le richieste dell'Uefa per ciò che riguarda la gestione dei bilanci. Si evince dal comunicato emesso dalla società torinese, "Relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2021" dove si evidenziano i periodi sotto analisi per aver violato i parametri preposti: "Il Club Financial Control Body della UEFA ha avviato l’attività di monitoraggio" si legge nel documento, "tenuto conto del mancato rispetto prospettico del requisito di pareggio di bilancio per il periodo di rilevazione (2019, 2020/2021 e 2022)"

Oltre alla Juventus, in Italia sono sotto verifica Inter, Roma e Milan. In totale i club analizzati dall'Uefa sarebbero una trentina
Oltre alla Juventus, in Italia sono sotto verifica Inter, Roma e Milan. In totale i club analizzati dall'Uefa sarebbero una trentina

Un atto dovuto da parte del massimo organismo europeo di controllo sul calcio perché, pur essendo coinvolti i periodi coincidenti con la recessione avvenuta a causa della pandemia, l'Uefa non ha ancora provveduto a rivedere i cardini del FFP che attualmente verificano unicamente eventuali violazioni tecniche ai parametri preposti senza considerare situazioni collaterali che hanno portato a infrangerli. Come il Covid-19, infatti, che ha ridotto quasi a zero le entrate delle società a cavallo tra il 2019 e il 2021 e ancor oggi richiede entrate altamente limitate. Non a caso, nella relazione bianconera, le analisi sotto la lente di ingrandimento riguardano proprio quel lasso di tempo, senza però dimenticare che "tale attività di monitoraggio coinvolge decine di Club europei, inclusi alcuni Club italiani", con chiaro riferimento a Inter, Milan e Roma.

La stessa Uefa sa perfettamente che i periodi "incriminati" sono figli della pandemia e per questo non ha alcuna intenzione di intervenire in maniera punitiva e coercitiva nei confronti delle società. Il monitoraggio è un atto dovuto di fronte a una violazione ma c'è assoluta elasticità nel comprendere le difficoltà dei club e l'ulteriore richiesta di documentazione evidenzierà le motivazioni che hanno portato alla attuale situazione. Nessuna sanzione economica né sportiva, senza pene pecuniarie o esclusioni dalle Coppe nelle prossime edizioni. Anche perché lo stesso Fair Play dovrebbe essere oggetto di revisione e riforma la prossima primavera. L'Uefa da tempo ha deciso di rivedere l'intero assetto, con un adeguamento dei parametri e delle regole che possa permettere alle società di poter operare in questo difficilissimo momento economico generale.

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