Ancelotti stravolto, risponde a monosillabi dopo la semifinale di Champions: mai visto così
Real Madrid letteralmente dominato dal Manchester City nella semifinale di ritorno di Champions League. Carlo Ancelotti non è riuscito a trovare contromisure allo strapotere della formazione inglese che si è imposta per 4-0 e ora si andrà a giocare l'ultimo atto della competizione contro l'Inter. Grande signorilità come sempre, da parte dell'allenatore italiano che però non ha nascosto l'amarezza nella classica intervista post-partita.
Dopo il 90′ Carletto che nel corso della partita si era confrontato anche con i suoi giocatori per cercare soluzioni condivise, si è complimentato con Pep Guardiola facendogli il proprio in bocca al lupo per la finale. D'altronde anche davanti ai microfoni, il mister italiano ha riconosciuto i meriti del City. Impossibile però non leggere l'amarezza di un Ancelotti mai visto così. Solitamente affabile e ben disposto nei confronti dei suoi interlocutori, questa volta il mister del Real Madrid ha dimostrato di avere poca voglia di parlare.
Innanzitutto Ancelotti ha voluto subito sottolineare i meriti degli avversari, senza se e senza ma: "Hanno giocato meglio di noi e meritato di andare in finale. Corto circuito al Real Madrid? Nessun corto circuito, abbiamo trovato una squadra forte che ha pressato molto forte, ha preso vantaggio nel primo tempo, ed è stato impossibile poi tornare in partita.Potevamo gestire meglio la palla, ma alle volte succede perché trovi un rivale veramente forte".
Ai microfoni di Amazon Prime Video, Carlo Ancelotti di fronte ad una serie di domande, comprese quelle relative allo stato d'animo e ai bilanci ha risposto a monosillabi: "Calo psicologico? No. La sconfitta mette in dubbio qualcosa? No. Se Florentino Perez è venuto negli spogliatoi? Sì".
Poi dopo qualche secondo d'imbarazzo, il mister italiano ha chiarito: "Florentino è venuto nello spogliatoio, ha salutato la squadra". Perentorio poi di fronte alla domanda sul futuro: "Il futuro? È tutto molto chiaro. Questa sconfitta ci aiuterà a diventare più forti dell'anno scorso, al Real Madrid non si fanno drammi, qui si lavora per il futuro. Abbiamo fatto una grande stagione, e capita di non vincere". Chiusura poi sbrigativa: "Come sto? Bene".