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Ancelotti spiega cosa vuol dire giocare una finale di Champions: è una lezione di calcio, lo acclamano

Ancelotti si prepara a vivere la nona finale di Champions League e in conferenza stampa spiega cosa vuol dire giocare una partita così importante: quella dell’allenatore del Real Madrid diventa una lezione di calcio.
A cura di Vito Lamorte
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Carlo Ancelotti si prepara a vivere la finale di Champions League numero nove della sua carriera. L'allenatore del Real Madrid ne ha vissute tre da giocatore e sei da tecnico. Un primato assoluto e non c'è nessuno al mondo che meglio di lui possa spiegare cosa significa affrontare una partita come questa e cosa si prova nelle ore precedenti.

Il tecnico di Reggiolo nella conferenza stampa della vigilia spiega cosa vuol dire giocare una finale di Champions e così l'incontro con i giornalisti diventa una lezione: "Una finale è una finale. La finale di Champions è la partita più importante ma è anche la più pericolosa. Bisogna godersi il fatto di essere qui e solo dopo può salire la preoccupazione che può andare male".

Ancelotti spiega cosa vuol dire giocare una finale di Champions League: è una lezione

Carlo Ancelotti ha proseguito il suo intervento parlando delle sensazioni e delle emozioni che ti possono cogliere nelle ore precedenti al fischio d'inizio: "Sei molto vicino a vincere la cosa più importante che c'è nel calcio, che è vincere una Champions, e c'è la paura che questo può non succedere. È un sentimento che ognuno di noi tiene. Una felicità enorme di stare qui, perché è molto difficile arrivare qui. Le cose devono andare tutte per il verso giusto, bisogna avere un pizzico di fortuna e non bisogna arrendersi".

L'allenatore del Real racconta il modo in cui si arriva alla partita e come le sensazioni provate prima del match possano influire anche sul modo di festeggiare: "Quando arrivi  in finale l'obiettivo è molto, molto, vicino e allora inizia la preoccupazione. Stasera (ieri sera), domani mattina (oggi) e domani sera (questa sera) molte preoccupazioni e molte paura ci coglieranno ma questo è normale. Più paura hai e più felice sarai nel caso dovessi vincere".

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Luka Modric, che era in conferenza con il suo allenatore e Nacho, fa scattare una risata nella sala stampa dicendo, alla fine dell'intervento del suo allenatore: "Niente da aggiungere, è perfetto".

Poco prima Ancelotti aveva assistito ad una masterclass di Toni Kroos e Luka Modric, che dopo l'allenamento di rifinitura si erano fermati per calciare in porta in vari modi: Carletto si è goduto il momento con due calciatori più forti che ha allenato e gli ultimi istanti di Kroos in una sessione di preparazione con il club spagnolo.

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