Ancelotti sostituisce Brahim Diaz e corre da lui: lo abbraccia forte e gli sussurra due parole
Buona la… seconda per Brahim Diaz che dopo un gol annullato al 15’ ha segnato una rete con il Real Madrid – questa volta regolare – 12 minuti più tardi e ha esultato mimando il VAR. Contro il Braga ci si aspettava tanto dall'ex fantasista del Milan che dopo essere tornato alle Merengues a seguito di un prestito triennale ai rossoneri pensava di poter avere maggiore spazio nella squadra di Carlo Ancelotti. E invece dopo un inizio di stagione incoraggiante, specie in ritiro, lo spagnolo è stato un po' schiacciato dall'esplosione totale di Bellingham finendo in panchina.
In Liga Ancelotti gli ha concesso solo 110 minuti per un totale di 1 gol in 8 presenze. Poco per uno come lui che nel Milan di Pioli era un faro, colui il quale era riuscito a trascinare il diavolo fino alla semifinale di Champions lo scorso anno. Nella conferenza stampa della vigilia era stato proprio l'allenatore del Real a spiegare – a parole sue – il perché di queste continue esclusioni di Brahim dall'undici titolare. "Non condanno nessuno, non sono un giudice" ha spiegato. Questa sera dopo un lungo, forte ed emozionante abbraccio tra i due dopo il cambio.
"Non ha avuto molti minuti finora, so che può dare il suo contributo ma la competizione interna è tanta – aveva detto Ancelotti – È serio, mi piace e avrà il suo ruolo. Non condanno nessuno, non sono un giudice". Condannato anche dal modulo 4-4-2 o 4-3-1-2 che vede l'intoccabile Bellingham come trequartista, Brahim è diventato presto il secondo giocatore del Real Madrid ad aver giocato meno minuti. Il primo è Ceballos, che tuttavia è stato infortunato per otto partite. Ecco perché la sua rete questa sera è stata di fondamentale importanza per entrambi.
Il Real Madrid ha rifilato 3 gol al Braga mettendo praticamente in cassaforte la qualificazione. Il gol che ha sbloccato la partita è stato proprio realizzato da Brahim Diaz. Nel secondo tempo Ancelotti lo sostituisce e poi corre subito da lui. Il tecnico del Real lo abbraccia forte. Si stringono i due soddisfatti per quanto visto in campo e poi Ancelotti prima di lasciarlo andare per un meritato riposo gli sussurra nelle orecchie ciò che a Brahim serve in questo momento: l'autostima. Il tecnico lo guarda e gli sussurra: "Bravo, bravo!".