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Ancelotti punta il dito contro chi fa i calendari: “I protagonisti non sono quelli che decidono”

Carlo Ancelotti punta il dito contro chi fa i calendari: “I protagonisti non sono quelli che decidono. I calendari sono decisi da leghe e federazioni e questo complica molto”.
A cura di Vito Lamorte
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Carlo Ancelotti ha presentato la sfida del suo Real Madrid contro il Lille, valevole per seconda giornata di UEFA Champions League, e subito dopo ai microfoni di Sky Sport ha parlato anche del calendario molto fitto e dello stress a cui sono sottoposti i calciatori: "Ci sono troppe partite, ma i protagonisti non sono quelli che decidono. I calendari sono decisi da leghe e federazioni e questo complica molto. Ci sono più infortuni e soprattutto ne risente la qualità. Con qualche partita in meno si può vedere uno spettacolo migliore".

L'allenatore della Casa Blanca ha parlato della condizione di Kylian Mbappé, che ha recuperato dall'infortunio: "Mbappé ha recuperato in maniera molto rapida. Dobbiamo vedere come andrà in allenamento, perché non ha ancora lavorato con la squadra e ha fatto un lavoro individuale. Ha avuto delle buone sensazioni. Sta bene. Dopo l'allenamento faremo le valutazioni".

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In merito alle scelte in attacco, Ancelotti ha affermato: "Abbiamo tanti giocatori davanti. Bellingham ha fatto tanti gol, ma non è un centravanti".

Ancelotti sugli incidenti del derby di Madrid: "Tutti hanno visto cosa è successo"

Era inevitabile che all'allenatore italiano venisse chiesta un'opinione sugli incidenti di domenica scorsa nel derby al Metropolitano contro l'Atletico Madrid: "Ci sono stati atti violenti e le persone violente non dovrebbero trovarsi su un campo di calcio o nella società. Tutti hanno visto cosa è successo".

A proposito dell'esultanza di Courtois dopo il gol del Real Madrid verso i tifosi dell'Atletico, definito provocatorio da alcuni giocatori dell'Atlético, Ancelotti ha commentato che "quando hanno gridato a Courtois durante la partita ‘muori' significa deviare un po' il tiro. Il punto è che le persone violente non possono stare su un campo di calcio. Il calcio non ha bisogno di questo tipo di personaggi, non sono pericolosi in generale o Villarreal,  è meglio che i violenti ci lascino in pace".

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