Ancelotti non ci sta capendo nulla col City, Vinicius va a urlargli il disastro tattico del Real
Raramente si è visto un divario tale in un match di semifinale di Champions League: il 4-0 del Manchester City al Real Madrid è stato un massacro, la superiorità di De Bruyne e compagni è andata addirittura oltre il pur roboante punteggio. Mai si è avuta la percezione che l'esito della sfida potesse essere diverso, alla luce di un avvio di partita che ha scioccato la squadra merengue.
C'è un dato diffuso dall'UEFA che fa capire la tempesta che si sono trovati addosso i giocatori del Real nel catino ribollente di Etihad Stadium: dopo un quarto d'ora di gioco la squadra di Ancelotti era riuscita a fare lo straccio di soli 13 passaggi. In altre parole, davvero non aveva mai visto boccia. Dall'altra parte, nello stesso lasso di tempo il City aveva effettuato 124 passaggi e avuto il 79% di possesso palla.
Un dominio che poco dopo si è tradotto nel primo gol dei padroni di casa, quando uno strepitoso Bernardo Silva ha fatto secco Courtois, pur eroico fino a quel momento. È stato il coronamento di uno spettacolo calcistico sublime, che ha visto il Real Madrid nel ruolo sgradito di attore non protagonista nel ruolo di pugile suonato. E tale è sembrato anche Carlo Ancelotti quando poco dopo la rete del vantaggio dei Citizens le telecamere lo hanno inquadrato a bordo campo mentre veniva investito da un Vinicius furioso.
L'attaccante brasiliano cercava di fargli capire con ampi gesti il disastro tattico che si stava consumando in campo e l'assoluta necessità di apportare dei correttivi per non naufragare. Il tecnico italiano lo ascoltava senza dire nulla, completamente in balia della situazione. Le cose non sono cambiate dopo la ripresa del gioco, anzi quello è stato il crollo delle mura della cittadella madridista, che ha poi visto il dilagare dei giocatori di Guardiola quasi senza incontrare resistenza.
Di fronte a una mazzata così pesante è stato inevitabile mettere in discussione il futuro di Ancelotti sulla panchina del Real, dubbi che il tecnico emiliano ha spazzato con fermezza nel dopo partita: "Il futuro? È tutto molto chiaro". E dalla sua parte sta anche lo spogliatoio madridista: "L'allenatore merita di continuare, non ho dubbi – ha detto Luka Modric – Da quando è arrivato per la seconda volta ha vinto tutti i titoli". Stesso parere espresso anche da un altro senatore come Toni Kroos: "Chi non si fida di Carlo?". Parole che certamente hanno un peso, ma anche un 4-0 incassato è pesante, soprattutto se ti chiami Real Madrid.