Ancelotti interrompe un giornalista durante la conferenza: “Tu mi hai tirato una bastonata, vero?”
I risultati del suo Real Madrid non sono certo brillanti, ma l'umore di Carlo Ancelotti tutto sommato è buono. Una prova è arrivata nella conferenza stampa di presentazione del match contro il Girona quando ha dimostrato di saper metabolizzare le critiche ricevute. Non solo, perché l'allenatore italiano ha spesso interrotto i giornalisti per chiedere se fossero stati loro o meno ad andarci pesanti nei giorni scorsi a suon di commenti negativi sul suo lavoro. Insomma un piccolo show di Ancelotti, che ha poi dimostrato di saper accettare i giudizi quando questi sono rispettosi.
Ancelotti interrompe un giornalista durante la conferenza per porgli una domanda curiosa
Quando infatti uno dei cronisti presenti in sala stava preparando la sua domanda su una delle critiche più comuni verso il tecnico del Real, quest'ultimo lo ha interrotto: "Tu mi hai tirato una bastonata vero?". Un intervento che ha spiazzato il giornalista che ha risposto con sincerità, spiegando: "Sì, sicuramente. Però niente di personale, solo critiche professionali". Il tecnico è apparso soddisfatto dalla risposta: "Molto bene, lo apprezzo".
La lezione di Ancelotti sulle critiche ricevute al Real Madrid
Risate in sala stampa, per una scena che si è replicata poco dopo con un collega del precedente: "Tu? Mi hai lanciato un bastone?". Questa volta però l'interlocutore ha smentito, dando ad Ancelotti l'occasione di spiegare bene il senso dei suoi interventi: "A volte leggo le cose che scrivete, non è che vivo in un altro mondo. Leggo le critiche e guardo il nome del giornalista, anche se poi non riesco a collegarlo ad un nome. In questi casi ho bisogno dell'addetto stampa, che mi mettano la lista con le facce".
Proseguendo nella domanda il giornalista ha chiesto quante di queste bastonate hanno fatto male ad Ancelotti. L'allenatore in questo caso ha sfoderato tutta la sua esperienza: "Come vi ho detto, quando parlo di critiche accettabili vuol dire che le ritengo anche giuste in qualche modo. Questo è normale. Se mi chiedete quali mi diano più fastidio, vi dico che ci sono quelle che incidono sul personale e lì mi dà fastidio. Colpiscono la mia persona. Quando riguardano il mio lavoro, una sostituzione sbagliata, una formazione sbagliata questo riguarda solo il come si lavora. Colpire la persona significa colpire chi sei. È come la differenza tra il dire a qualcuno che hai fatto qualcosa di stupido o che sei stupido. È diverso"