Ancelotti interrompe l’intervista per abbracciare il presidente: c’è un indizio sul suo futuro
La storia di successi di Carlo Ancelotti continua con la vittoria della Coppa del Re al Real Madrid, la ventesima della storia del club. La doppietta di Rodrygo stende l'Osasuna per 2-1 in una serata di festa, antipasto di quella che sarà la doppia semifinale di Champions League contro il Manchester City.
Il grande obiettivo dell'allenatore italiano è quello di salire ancora una volta sul tetto d'Europa e regalare agli spagnoli la quindicesima coppa dalle grandi orecchie, per confermare uno strapotere che nessuna squadra può eguagliare. Ma in ballo c'è anche il suo futuro sulla panchina del Real, con la suggestione Brasile che diventa sempre più forte. Un indizio sulla sua carriera però è arrivato proprio ieri sera, nell'abbraccio inaspettato a favore di telecamera con Florentino Perez.
Carlo Ancelotti era alle prese con la classica intervista post partita ai canali ufficiali del club, ma ha deciso di interrompere improvvisamente la sua chiacchierata per festeggiare assieme al presidente dei Blancos. L'allenatore infatti si è allontanato dal microfono per abbracciare il numero uno del club: una lunga stretta, poche parole e poi il ritorno davanti ai giornalisti.
Il gesto sottolinea il grande rapporto che c'è tra Ancelotti e tutto il Real Madrid, club di cui è diventato grande simbolo grazie ai suoi tanti successi. In molti hanno ipotizzato un possibile addio alla fine della stagione, auspicando un saluto in grande stile con la vittoria della Champions League, ma dalle parti di Madrid hanno idee ben diverse. E l'abbraccio tra i due testimonia l'affetto e la stima che tutto il club ha nei confronti dell'allenatore.
Gli spagnoli non vogliono separarsi dall'italiano, come ha confermato Florentino Perez subito dopo la partita: "Non voglio saperne più niente, ha un contratto e siamo contenti". Non servono molte parole per chiarire la situazione, soprattutto perché Ancelotti è legato al Real Madrid ancora per una stagione. Il Brasile lo attenderà fino alla fine di maggio per poi voltare pagina e puntare su un nuovo commissario tecnico, ma dagli indizi forniti dal presidente dei Blancos ci sono davvero pochi margini per il trasferimento dell'allenatore dall'altra parte dell'oceano.