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Ancelotti è un gigante, vince 6-0 ma pensa agli avversari: “Voglio dire una cosa ad Alessio”

Carlo Ancelotti è un gran signore, lo è da sempre, e lo ha dimostrato ancora una volta dopo la partita tra Real e Levante, che dopo il 6-0 incassato a Madrid è retrocesso.
A cura di Alessio Morra
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Il ritorno di Ancelotti al Real Madrid è stato trionfale. Un percorso favoloso per i blancos in questa stagione, che hanno vinto agevolmente la Liga e che hanno conquistato la finale di Champions League, eliminando in fila Paris Saint Germain, Chelsea e Manchester City. Meglio è impossibile. E ora c'è grande attesa per la finale di Parigi con il Liverpool. Il campionato però va chiuso e bisogna farlo bene, senza fare sconti a nessuno. Giovedì scorso al Bernabeu si è presentato il Levante, che è stato travolto e battuto per 6-0. Un passivo pesante che non è la sola nota negativa per la squadra che è finita matematicamente in Seconda Divisione. Un peccato per il tecnico Lisci, che stava cercando di realizzare un'impresa impossibile. Dopo la partita, ancora una volta, Carlo Ancelotti ha mostrato tutta la sua enorme signorilità, che non ha conquistato solo il mondo del Madrid.

Ancelotti dopo il 6-0 del Real si è presentato in sala stampa, pronto a ricevere domande sul record di Benzema (diventato il secondo miglior bomber all-time del club pari con Raul), sulla prossima finale di Champions League, ma anche di Vinicius, autore di una tripletta al Levante. Ma l'ex di Milan e Psg ha sorpreso tutti perché prima di iniziare la conferenza stampa si è fermato, ha stoppato i giornalisti e ha voluto dedicare un pensiero al Levante e al suo allenatore Lisci.

Prima di cominciare voglio dire una cosa sul Levante. Oggi per loro e un giorno triste e ci tengo a mandare un messaggio di appoggio all’allenatore, Alessio, che è un italiano, al club, ai tifosi. Oggi è un giorno triste, ma sono convinto che presto tornerete in Primera Division.

Ancelotti è una perla rara nel mondo del calcio, ha uno stile unico. Avercene di uomini di calcio come lui. Anche se è un vincente, pure lui ha delle brucianti sconfitte all'attivo, e sa benissimo quanto è dura quando si perde. E così con classe ha dedicato un pensiero a un giovane allenatore italiano e un club che è retrocesso in seconda divisione.

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