Ancelotti e Gattuso erano fratelli, ora non si parlano più: “Abbiamo avuto problemi personali”
Gennaro Gattuso e Carlo Ancelotti hanno avuto un rapporto meraviglioso, hanno avuto è il tempo verbale corretto. Perché dopo oltre tre lustri in cui si sono trattati quasi come fossero padre e figlio da esatti tre anni tra i due allenatori non c'è più l'affetto di un tempo. C'è un momento preciso in cui si è certificata la rottura. Mercoledì 11 gennaio, in occasione della semifinale tra Real Madrid e Valencia valida per la Supercoppa di Spagna, Gattuso e Ancelotti si incontreranno di nuovo e riprenderanno a parlarsi dopo un anno. Del loro rapporto ha parlato il tecnico del Valencia.
Ancelotti e Gattuso si sono conosciuti nel 2001, quando l'allenatore emiliano si è seduto sulla panchina del Milan e vi è rimasto fino al 2009. Hanno costruito in quegli anni un rapporto tra padre e figlio. I complimenti tra loro non sono mai mancati. Gattuso era già un allenatore in campo e ha ricevuto consigli preziosi da un maestro come Carletto.
Il loro legame è stato fortissimo e anche quando si sono separati quell'affetto e quel rispetto reciproco non sono mai venuti a mancare. Quando Gattuso è diventato allenatore ha spesso dichiarato di aver preso Ancelotti come modello, soprattutto per la gestione dello spogliatoio.
Ma come cantano i ‘Pink Martini' in ‘Una Notte a Napoli': "Tristemente tutto deve finire". E proprio a Napoli o meglio per il Napoli c'è stata la rottura tra i due. Il nastro si riavvolge e si ritorna al 2019, anno in cui Ancelotti lascia il club partenopeo, dopo aver superato il turno in Champions. Al suo posto De Laurentiis ingaggia Gattuso, reduce da due stagioni oneste ma nulla più con il Milan.
Quando si presenta l'ex centrocampista calabrese riceve una serie di domande sulla gestione Ancelotti, si divincola bene dicendo: "Ancelotti per me è come un padre, in tutti questi anni mi è stato vicino e mi ha sempre aiutato. Carlo è un grande, ha vinto tutto, io ho ancora molto da dimostrare".
Però forse qualcosa già c'era sotto. Perché spifferi dicevano che ad Ancelotti un po' aveva dato fastidio una mancata telefonata di Gattuso, che avrebbe dovuto annunciargli l'accordo con De Laurentiis. L'attuale tecnico del Real Madrid avrebbe scoperto tutto a giochi fatti.
La vita è così, il calcio pure, scorre veloce. Ma nonostante ciò immaginava di avere un canale preferenziale con Gattuso, che poi, forse pure per questo, quando si era trattato di dare un giudizio sul lavoro del suo precedessore aveva dichiarato: "Dobbiamo tornare ad essere pensanti, per troppo tempo questa squadra non lo ha fatto. Questa squadra ha toccato il fondo, ora ha bisogno di una condizione fisica diversa".
Quelle parole non le rinnega Gattuso che in un'intervista rilasciata ad ‘As' ha detto: "Quando sono andato al Napoli ho preso il suo posto. Per qualche mese sui giornali si è parlato molto che la squadra non stava bene quando c'era Carlo. Quella squadra non stava bene fisicamente. In quei due anni alcune cose non sono state fatte bene".
Lì probabilmente qualcosa è successo, tanto da far deteriorare il loro rapporto. E alla vigilia di Real Madrid-Valencia l'allenatore calabrese ha parlato di Ancelotti: "Ho grande rispetto per lui. So che è una persona fenomenale, ed è il miglior allenatore al mondo. Con lui ho parlato l'ultima volta un anno fa. Ora il rapporto è…". E non aggiunge nulla.
Poi lo ha elogiato e ha spiegato qual è la sua più grande qualità: "Carlo è un uomo di tre o quattro generazioni fa. E ha sempre la chiave per entrare nella testa dei giocatori. Indipendentemente dalle tattiche o dal suo modo di allenare, è il migliore per questo. Sembra facile ma non lo è".
La questione non è di poco conto. Soprattutto per loro, ma anche per chi ha una visione romantica dello sport. Se ne parla tanto, ora soprattutto in Spagna, considerato che entrambi lavorano lì. E mentre si spera in un happy end, con una bella stretta di mano e una pacca sulla spalla prima della semifinale Ancelotti, nella conferenza della vigilia di Real Madrid-Valencia, ha risposto a una domanda su Gattuso.
Il tecnico, vincitore quattro volte della Champions League, non è voluto andare oltre ma ha confermato che in passato ci sono stati dei problemi tra i due: "Abbiamo trascorso momenti bellissimi insieme, abbiamo vinto due Champions, abbiamo condiviso anni che ricorderò per sempre. In seguito i rapporti non sono stati sempre buoni. Abbiamo avuto problemi di natura personale di cui non voglio parlare".