Amichevole finisce in rissa: arbitro circondato, scatta la caccia in campo

La partita tra Al-Shabab e Sunderland era nata come un'amichevole, uno di quei test che – a campionati fermi per i Mondiali – si gioca per non perdere il ritmo e tenersi allenati in vista della ripresa dopo la Coppa. È finita malissimo, con una maxi-rissa che ha coinvolto tutti i calciatori. Al punto da costringere il co-proprietario del club inglese a scendere in campo per tirare fuori dai guai i suoi giocatori.
La situazione è precipitata quando il risultato era di 1-0 in favore dei Black Cats, dietro quella zuffa ci sono tensioni accumulate nel corso di una sfida che ha avuto risvolti impensabili alla vigilia. Tutto è nato da un'entrata violenta su Amad Diallo (autore del gol), affrontato e abbattuto da un avversario con un'entrata "a forbice". Un fallo brutto, pericoloso per le conseguenze che avrebbe potuto lasciare, senza senso perché un agonismo così esasperato non aveva ragione d'essere in una gara del genere.

È stata quella la scintilla che ha innescato la reazione a catena. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, a seguito di un altro scontro di gioco, c'erano state avvisaglie della baruffa ma tutto s'era concluso con occhiatacce e qualche spintone. Nella ripresa la situazione precipita, nemmeno le rotazioni e i cambi nell'intervallo riescono a stemperare le tensioni, a calmare i bollenti spiriti.
Quattro minuti dopo la ripresa del gioco un calciatore del Sunderland, Gooch, si prende protagonista di un altro ‘corpo a corpo' e l'arbitro fa fatica a evitare che la situazione degeneri. È un crescendo di scatti di nervi, falli e vendette, contrasti al limite e manate galeotte. Sarà così fino a quando, a meno di un quarto d'ora dalla fine dell'incontro, da quelle scaramucce non scaturisce una rissa.
Dennis Cirkin subisce un fallo ma il direttore di gara assegna la punizione all'Al-Shabab e si scatena l'inferno. Gooch affronta faccia a faccia l'arbitro ma viene bloccato da un avversario. Lo staff e i calciatori del Sunderland in panchina si lanciano in campo e ne nasce un tafferuglio che dura qualche minuto e spinge uno dei dirigenti del club a scendere direttamente sul terreno di gioco per frenare i giocatori.