Amedeo Carboni distrugge Theo Hernandez: “Non è da Real Madrid”. Giudizio implacabile, basta un aggettivo
L'ex difensore della Roma e del Valencia, Amedeo Carboni, trancia di netto l'opzione di mercato che ipotizza il trasferimento di Theo Hernandez dal Milan al Real Madrid. L'infortunio di Carvajal e le necessità future hanno spinto i blancos a guardarsi intorno e il francese (oltretutto ex delle merengues) è uno di quelli nel radar ma per l'ex terzino è una soluzione da scartare. E spiega anche perché esprimendo un giudizio severo, a cominciare dalle caratteristiche del calciatore: "Theo non è a Real Madrid – ha ammesso nell'intervista al quotidiano spagnolo As -. Non difende bene e commette molti falli".
Carboni boccia Theo: "Inaffidabile in difesa"
La fase difensiva è il tallone d'Achille del transalpino al punto che Carboni lo definisce "inaffidabile". E nulla conta che tra le fila dei rossoneri proprio la ‘catena di sinistra' (come si dice in gergo) costituita con Leao sia stata spesso un'arma letale per egli avversari. "È vero che in avanti è molto abile ma dal punto di vista difensivo non è la stessa cosa. E poi ha già conosciuto l'ambiente del Real Madrid… anche se era molto più giovane". La conclusione della riflessione è altrettanto netta. "Non lo vedo affatto al Real – ha aggiunto Carboni, che invece ‘suggerisce' un altro nome più adatto -. Credo che Davies (del Bayern Monaco, ndr) mi sembra più completo".
La stagione chiacchierata del francese al Milan
Theo Hernandez è uno dei calciatori del Milan più chiacchierati in questa stagione. Il rendimento (ma non è l'unico) è al di sotto delle attese. È stato tra i protagonisti del cosiddetto strappo del cooling break, quando all'Olimpico (contro la Lazio) lui e Leao si tennero in disparte dal resto del gruppo che era intorno a Fonseca (lanciando un chiarissimo segnale di dissenso contro l'ex tecnico). Il francese e il portoghese sono stati i giocatori più volte messi sotto pressione dall'ex allenatore.
E, come se non bastasse, il difensore è finito al centro anche di un polverone mediatico per le rivelazioni (poi smentite, con tanto di denuncia) fatte da Fabrizio Corona sul comportamento tenuto in una serata in un locale risalente a gennaio dell'anno scorso. Ecco perché Theo è tra quelli sotto esame in occasione della Supercoppa italiana (a cominciare dalla sfida con la Juventus).
Rinnovo del contratto: scade nel 2026, non c'è stata ancora fumata bianca
C'è dell'altro? Sì, in ballo c'è ancora il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026 che non ha ancora visto la classica fumata bianca. Sul tavolo c'è una distanza non incolmabile tra domanda (stipendio fino a 6.5 milioni) e offerta (5.5 milioni) per mettere nero su bianco fino al 2029. Almeno per adesso, il suo agente procede a fari spenti e dissimula news su incontri col club. E tanto basta ad alimentare le voci di un possibile addio. Dove può andare? Il Real Madrid ne ha segnato il nome sul taccuino ma ‘non dispiace' nemmeno al Bayern Monaco.