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Ambrosini sogna un futuro di speranza: “Poter arrivare ad avere una cura per nostro figlio”

Massimo Ambrosini si sta spendendo con tutte le sue forze per cambiare la storia di suo figlio Alessandro, affetto da diabete di tipo 1, una malattia per cui non esiste cura: “Ci vorranno anni, ma siamo positivi che un giorno si troverà una soluzione”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Massimo Ambrosini ha una bacheca ricca di trofei vinti da calciatore con la maglia del Milan, un'apprezzata carriera attuale di telecronista e una meravigliosa famiglia formata dalla moglie Paola e dai tre figli Angelica, Federico e Alessandro, l'ultimo nato. La vita del 46enne ex nazionale azzurro è cambiata l'anno scorso quando ad Alessandro, che ha compiuto 3 anni a maggio, è stato diagnosticato il diabete di tipo 1.

È una malattia per la quale non esiste cura in questo momento e che accorcia l'aspettativa di vita di parecchi anni se colpisce in tenera età. Intervistato da ‘Il Giornale', Ambrosini racconta la sua lotta per scrivere un domani diverso per il bambino: "Qual è il futuro davanti a noi? Quello di poter arrivare ad avere una cura per nostro figlio e per chi è nelle sue stesse condizioni. Siamo entrati in contatto con il dottor Lorenzo Piemonti del San Raffaele di Milano, un'eccellenza del nostro Paese, e siamo positivi nel pensare che un giorno si riuscirà ad arrivare a una soluzione. Si parla di anni, ma dobbiamo essere consapevoli, da italiani, di avere appunto delle eccellenze su cui contare".

Ambro si sta spendendo con tutte le sue forze per cambiare la storia di Alessandro, con le motivazioni che solo un padre può avere. Massimo non è solo in questa battaglia: "Siamo stati subito circondati da gente speciale che si è resa disponibile, anche soltanto con un messaggio. E quando poi con la Fondazione, abbiamo organizzato una maratona per la ricerca, abbiamo avuto un grande risultato numerico ed economico. Penso sia bello, utile e nobile voler partecipare nell'aiutare qualcuno che soffre. È stato commovente".

Massimo Ambrosini col figlio Alessandro, affetto da diabete di tipo 1
Massimo Ambrosini col figlio Alessandro, affetto da diabete di tipo 1

Quanto alle condizioni attuali del suo piccolo, Ambrosini spiega: "La vita di mio figlio? Come posso definirla… Siamo fortunati che viviamo in un'era tecnologica che permette a un malato di diabete di andare avanti senza privarsi di troppe cose. Ma è una vita diversa, in cui devi avere un'attenzione diversa sull'alimentazione, e hai meno libertà. Ma grazie alla tecnologia almeno si può avere una percezione di poter vivere una quotidianità che altre malattie purtroppo non consentono".

Quando in una famiglia succede qualcosa di così devastante, bisogna anche pensare all'impatto che può avere sugli altri figli: "Angelica e Federico sono protettivi con Alessandro: hanno un'età che ha consentito loro di sapere tutto e di capire. Noi abbiamo spiegato la situazione, ma c'è comunque da gestire un senso di ingiustizia che continuano ad avere nei confronti del loro fratello. La gestione di questo sentimento è un percorso che a livello personale ognuno di noi deve fare per forza. E non è detto che il traguardo sia quello dell'accettazione. Che tu sia un parente, un genitore o, appunto, un fratello o una sorella. Angelica e Federico sono bravissimi con Alessandro, però nei loro occhi si legge un po' di malinconia e quella sensazione di sbagliato. È umano e comprensibile. Ma non so se possa mai avere una fine".

Ambrosini con la moglie Paola
Ambrosini con la moglie Paola

Un punto di riferimento imprescindibile per Ambrosini è la moglie Paola, con cui è sposato da 14 anni: "C'eravamo già incrociati in un paio di situazioni, quando ancora eravamo entrambi impegnati. Io però ricordo nitidamente la prima volta che l'ho vista e quel brivido che ti fa capire di essere davanti a qualcosa di diverso rispetto al resto. Poi ci siamo rivisti più avanti ed è successo. I momenti di difficoltà si superano grazie a rapporti come il nostro. Non c'è un manuale e nessuno ti spiega prima come affrontare la malattia di un figlio: per forza di cosa devi aiutarti vicendevolmente. Un'esperienza come quella che stiamo vivendo impone un crollo e una risalita obbligatoria. Devi avere la fortuna che questo percorso non combaci, perché poi devi essere capace di tirare fuori qualcosa di più che magari non hai. Le unioni come la nostra aiutano ad aggrapparsi alle difficoltà della vita".

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