Alvarez fa gol con il petto come Messi nella finale del Mondiale per Club: dopo 40 secondi è un record
Il Manchester City ci ha messo 40 secondi per portarsi in in vantaggio nella finale del Mondiale per Club 2023 contro il Fluminense. Un tocco di petto di Julián Álvarez ha permesso agli uomini di Pep Guardiola di fare gol prima del minuto di gioco e questa situazione ha messo in discesa per i Citizens.
L'attaccante argentino ha deviato nella porta di Fabio con il petto un tiro di Aké che era stato ribattuto dal palo: alla prima azione offensiva la squadra campione d'Europa ha trovato il gol nella maniera più facile possibile. Su un cambio di campo sbagliato di Marcelo la palla è finita sui piedi del difensore olandese, che dopo una facile conduzione ha calciato verso la porta ma ha centrato il palo. Sulla traiettoria si è inserito la Arana e ha appoggiato in rete con un tocco facile facile.
In tanti hanno pensato subito al gol segnato da Lionel Messi nella finale tra Barcellona ed Estudiantes, vincitori della Coppa Libertadores, nel 2009 allo Stadio Sheikh Zayed di Abu Dhabi: la Pulce segnò la rete della vittoria per la squadra catalana con un tocco di petto nei supplementari e con lo spettro dei calci di rigori che si avvicinava sempre di più. Casualmente, anche in quel caso c'era Guardiola in panchina
Il gol di Julián Álvarez contro il Fluminense dopo 40 secondi dall'inizio della partita è il più veloce nella storia della Coppa del Mondo per club FIFA. A riportare questo dato è Opta.
A 23 anni Julián Alvarez è riuscito a imporsi come un calciatore importante per il Manchester City in questa seconda stagione, dopo essere stato il dodicesimo uomo durante il suo primo anno sotto la guida del manager catalano: l'ex River Plate ha giocato da titolare tutte le 17 partite di Premier League finora, con un bilancio di 4 gol e 6 assist.
Per l'argentino è l’occasione di entrare nella storia, perché potrebbe vincere Coppa del Mondo, Coppa America, Champions League, Copa Libertadores e Mondiale per Club: finora a riuscire in questa impresa sono stati soltanto Ronaldinho e Cafù.