All’estero bocciano l’Italia: “Catenaccio”, “Spagna la squadra migliore”
L'Italia ha superato la Spagna nella semifinale degli Europei e tornerà a Wembley domenica per cercare di conquistare una coppa che manca dal 1968. La partita di ieri sera è stata indubbiamente la più difficile tra quelle giocate finora per gli azzurri di Roberto Mancini, che hanno dovuto fronteggiare una Roja in grande serata, splendidamente messa in campo da Luis Enrique. Non è un caso, infatti, che siano serviti i calci di rigore per decretare la prima finalista di Euro 2020. L'Italia si è presentata in campo diversa rispetto alla partita contro il Belgio, durante la quale ha quasi sempre avuto il pallino del gioco in mano. Con le Furie Rosse, invece, è stata costretta a una partita più attendista e difensiva, paziente nell'accettare l'infinito giropalla degli uomini di Luis Enrique e attenta a non lasciare loro varchi che, come visto in occasione del gol di Alvaro Morata, si sarebbero rivelati fatali.
Alla fine, dunque, ha avuto ragione Roberto Mancini, ma in molti all'estero sono convinti che la Spagna meritasse di più o sono tornati a cavalcare lo stereotipo di un'Italia difensivista e catenacciara, alla prima occasione in cui la Nazionale non è riuscita a controllare la partita. Tra tutti i commenti, quello che ha fatto più scalpore è dell'ex centravanti inglese Gary Lineker, non nuovo a uscite divisive e spesso impopolari che, al momento del gol di Federico Chiesa, ha sì elogiato l'esterno della Juventus, ma ha anche scritto una frase che ha fatto arrabbiare i tifosi italiani: "Così l'Italia ha segnato per prima con una superba conclusione di Chiesa. L'ora del Catenaccio".
A fine partita, invece, si è espresso in maniera un po' più neutrale, ricordando comunque che, al pari dell'Italia, anche la Spagna avrebbe meritato l'accesso in finale: "Partita splendida. Grande sforzo da ambo le parti. Nessuna delle due squadre avrebbe meritato di perdere. Ben fatto".
Le critiche all'Italia dall'estero
I giornali esteri, invece, si dividono tra quelli che hanno scelto di elogiare gli azzurri per la finale raggiunta, seppur soffrendo, e quelli che hanno posto l'accento sul dominio delle Furie Rosse. Nella seconda categoria rientra sicuramente El Pais, il più attento tra i quotidiani spagnoli a sottolineare i meriti degli uomini di Luis Enrique, che ha scritto di una Roja che "supera nel gioco un'Italia trincerata". La squadra di Mancini è definita "molto italianizzata, lontana dalla versione offensiva che ha mostrato durante il torneo". La differenza tra le due squadre, secondo il giornalista José Samano è che "la squadra di Luis Enrique si è occupata di creare gioco, quella di Mancini di gestire la vittoria". Su As, che ha titolato con l'italianissima imprecazione "Porca miseria", si legge che le Furie Rosse "hanno giocato meglio, hanno mostrato carattere e l'anima di una grande squadra". Cristina Cubero, vicedirettrice del Mundo Deportivo, ha evidenziato come nella prima parte di gara "l'Italia non è esistita, sottomessa a una Spagna in cui Dani Olmo e Pedri sono stati protagonisti con un repertorio di passaggi e movimenti da manuale". Su Marca si scrive di un'Italia che "ti uccide così, senza meritarlo".
Fuori dalla Spagna, i cui quotidiani comunque, pur sottolineando i meriti della Roja, hanno riconosciuto la vittoria italiana, i giornali sia francesi sia britannici hanno raccontato della grandezza della Nazionale di Mancini, arrivata in finale degli Europei senza i favori del pronostico. Fuori dal coro il tedesco Kicker, in cui si legge che "gli iberici erano in realtà la squadra migliore".