Allegri vuole la Juve di nuovo in Champions sul campo: “Vinciamo l’Europa League e ci torniamo”
Arrivare fino in fondo all'Europa League e vincerla perché, dice Allegri alla vigilia della sfida playoff col Nantes, vincerla significa avere una porta aperta per tornare in Champions. È l'obiettivo che fissa pensando all'uscita rovinosa dai gironi e alla retrocessione nella competizione continentale minore: la gara coi francesi è un crocevia importante, risolve nulla ma almeno lascia aperta ancora una possibilità in un stagione che col -15 è divenuta tremenda. "Abbiamo il dovere di passare il turno, questa competizione può essere un passaggio per la Champions".
Inchieste permettendo, cerca di ottenere dal campo il massimo di quel che può. Poi c'è da capire cosa accadrà qualora la Uefa – alla luce delle determinazioni sulle manovre stipendi e dopo il -15 inflitto per la questione delle plusvalenze fittizie – decidesse di intervenire mettendo in controluce quel ‘settlement agreement' sulla base dei conti che la società (dimissionaria e coinvolta nell'indagine, sportiva e penale) aveva presentato. È in relazione a quelle cifre che era stato sottoscritto un piano di rientro nei parametri del Fairplay finanziario.
Allegri resta concentrato sulle vicende di calendario, lo ribadisce ancora una volta quando gli chiedono del futuro. E fa subito le pulci all'avversario che è partito male in campionato poi è riuscito a raddrizzare il proprio cammino. Il tecnico della Juve cita un particolare statistico da tenere a mente: "Nelle ultime 10 partite ha perso solo contro il Marsiglia, ha fatto 6 clean sheet dal 28 dicembre – ha aggiunto in conferenza -. Hanno qualità, a gennaio si sono rinforzati e sono squadra abituata a giocare in Europa. Non dimentichiamoci che hanno vinto la Coppa di Francia".
Compattezza. È il concetto di fondo che risuona nelle parole dell'allenatore ed è il riverbero di quanto accaduto anche nell'ultimo turno di campionato, quando s'è visto Allegri zittire con decisione un tifoso che protestava allo Stadium. Quell'immagine ha restituito l'idea di "condottiero" che sfuma e spiega.
"Sono solo l'allenatore della Juventus – ha chiarito -. La società è forte ed è la base di tutti noi. Ci sono momenti e momenti, sono umano anche io. Momenti in cui vanno fatte delle cose, altri in cui non vanno fatte. In questo momento la compattezza deve fare la differenza, non scordatevi che quando vengono tolti 15 punti dalla sera alla mattina era normale un po' di scombussolamento. Da domani bisogna far bene, cercare di vincere per preparare al meglio anche la gara con lo Spezia che sarà complicata".
Allegri non fa alcun riferimento specifico alle scelte di formazione, si limita a menzionare quei calciatori che può recuperare e avere a disposizione. "Cuadrado c'è anche se non sarà al 100%. Bonucci ci sarà, sarà convocato per fargli respirare il clima squadra. Poi sono tutti disponibili tranne Pogba, Kaio Jorge e Milik".