Allegri torna alla Juventus e prende il posto di Pirlo: battuta l’Inter
Massimiliano Allegri torna alla Juventus, manca solo l'ufficialità da parte del club bianconero ma l'accordo è stato raggiunto e la decisione è stata presa. La ‘vecchia signora' riparte dall'allenatore al quale, complice il parere decisivo di Fabio Paratici (l'uomo mercato al quale il contratto non è stato rinnovato) e di Pavel Nedved, era stato dato il benservito dopo l'eliminazione ai quarti dalla Champions nel doppio confronto con l'Ajax. E il gesto di Cristiano Ronaldo, che con la mano mimò la fase emblematica "ce la siamo fatta sotto", ne accompagnò i titoli di coda. Arrivarono, l'uno di seguito all'altro, Maurizio Sarri e poi Andrea Pirlo.
L'ex calciatore verrà esonerato. la sua esperienza alla guida dei bianconeri s'è chiusa formalmente con l'ultima giornata di campionato valsa la qualificazione alla prossima edizione della Champions. Il suo destino era segnato: lascia dopo aver messo in bacheca due trofei (Supercoppa italiana e Coppa Italia) nella sua brevissima carriera in panchina.
Allegri bis, due anni dopo. È stato lo stesso presidente, Andrea Agnelli, a convincere il tecnico toscano al quale era rimasto molto legato nonostante la separazione di due anni fa. Toccherà a lui gettare le basi e riaprire un ciclo, lo farà forte dei cinque scudetti consecutivi e delle 2 finali di Champions raggiunte ed entrambi perse nel 2015 (a Berlino contro il Barcellona) e nel 2017 (a Cardiff contro il Real Madrid). I bianconeri gli hanno offerto un contratto di quattro anni con un ingaggio a cifre superiori (9 milioni netti a stagione) rispetto al precedente accordo (7 milioni). La firma in calce fa da spartiacque con il passato e apre una nuova epoca.
Battuta la concorrenza dell'Inter, fallito il blitz di Marotta. Risolta la posizione di Conte, che ha deciso di non proseguire la collaborazione perché in disaccordo con il piano di dimensionamento economico della proprietà cinese, la società aveva spostato l'attenzione proprio su Allegri. A tessere la trama dei contatti è stato Giuseppe Marotta che avrebbe voluto ancora una volta con sé l'allenatore livornese sulla falsariga di quanto accadde sette anni fa nell'estate calda del "ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca" e dell'ennesimo strappo di Conte, allora alla Juventus. Stoppato anche il tentativo del Real Madrid che aveva messo il tecnico in cima alla lista delle preferenze dopo la scelta di Zidane di lasciare la capitale e la Spagna.