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Caso Juve, le news su plusvalenze e stipendi

Allegri sulle plusvalenze e la penalizzazione: “Dobbiamo pensare al campo, non possiamo fare altro”

Il tecnico della Juventus ha dovuto commentare nella conferenza stampa pre Juve-Atalanta le vicende che hanno coinvolto il club (e di conseguenza i giocatori): “I miei ragazzi sanno benissimo cosa fare, trasformeremo questa situazione in una opportunità”
A cura di Alessio Pediglieri
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Attesa altissima per la conferenza stampa di Max Allegri a poche dalla decisione di punire la Juventus in classifica con ben 15 punti a seguito della riapertura del caso plusvalenze: "Per noi i -15 punti non cambiano nulla, dobbiamo solamente ricompattarci e pensare al campo. Questa vicenda giudiziaria riguarda soprattutto la società. Oggi il presidente Ferrero e l'ad Scanavino parleranno alla squadra".

Questo il messaggio che arriva forte e chiaro da parte del tecnico della Juventus in una delle conferenze stampa più difficili e delicate da affrontare. Sul piatto non c'è l'importantissima sfida all'Atalanta, un big match che in altri momenti avrebbe catalizzato la totale attenzione generale: la penalizzazione in classifica, le inchieste aperte e quelle che si potrebbero profilare nei prossimi giorni, le ulteriori sanzioni e il riverbero che tutto ciò ha sulla squadra. Questi i temi a cui Allegri ha dovuto rispondere.

"Già stamattina ho parlato con l'ad Scanavino su quanto avvenuto nella giornata di ieri, e non c'è nulla da aggiungere. Ciò che è stato deciso è un dato di fatto ma rappresenta anche l'opportunità per fare una stagione straordinaria. La squadra sa benissimo cosa fare: vedremo dove saremo il 5 giugno, abbiamo 60 punti a disposizione da poter conquistare". Dunque, la parola d'ordine è "ricompattarsi", termine utilizzato da Allegri non a caso, e pensare solamente alla questione sportiva.

Per i giocatori sarà dunque l'ennesimo banco di prova per dimostrare la forza di volontà e la determinazione che alla Juventus si è sempre richiesto, anche in periodi ‘sereni' rispetto all'attualità sconcertante: "Le vicende giudiziarie riguardano la società e ci sarà un ricorso. Noi dobbiamo pensare al campo dobbiamo provare a girare a 25 punti e poi nel girone di ritorno provare piano piano a scalare le posizioni. Qui alla Juve non si gioca mai con leggerezza, abbiamo sempre la pressione per vincere. Prima della sentenza di ieri eravamo a un punto dal secondo posto con la possibilità di giocarci un posto in Champions League e il campionato. Ma la sentenza definitiva arriverà tra due mesi, dovremo farci trovare pronti e non dobbiamo avere dei rimpianti".

Come riuscire a non pensare alle vicende extra calcio e concentrarsi unicamente sull'aspetto sportivo? Max Allegri estrae dalla propria esperienza la lezione migliore da dover seguire: "Dobbiamo compattarci noi e i tifosi. Qualche mese fa c'è stato il ribaltone del CdA e adesso questo è un grande imprevisto. Da queste situazione se ne deve uscire in maniera rafforzata, trasformarla in una occasione. Con impegno e determinazione, pensando a lavorare, con un profilo basso. Io e i giocatori siamo qui solo per questo. C'è l'Europa League che potrebbe farci trovare di nuovo in Champions, c'è la Coppa Italia e 60 punti a disposizione da poter fare in campionato" ricorda Allegri, che poi chiude l'argomento: "Cosa dirò alla squadra? Non ci sono tante parole da dire, io non amo molto parlare". E' tempo di fare. Sul campo.

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