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Allegri squalificato per 2 giornate per “atteggiamento aggressivo e plateale” nei confronti dell’arbitro

Il tecnico aveva perso il controllo nei minuti di recupero della finale di Coppa Italia contro l’Atalanta. Furbondo, dopo essersi tolto la giacca e slacciato a cravatta ha urlato: “Dov’è Rocchi?”
A cura di Maurizio De Santis
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Massimiliano Allegri squalificato per due giornate dal Giudice Sportivo (da scontare nella competizione tricolore) dopo le intemperanze durante la finale di Coppa Italia vinta contro l'Atalanta. Il tecnico della Juventus s'era reso protagonista di uno sfogo durissimo per manifestare dissenso nei confronti di alcune decisioni arbitrali. Le motivazioni indicate nel verdetto chiariscono le ragioni del provvedimento, completato anche da una multa di cinquemila euro:

perché, al 50° del secondo tempo, si avvicinava al Quarto Ufficiale con atteggiamento aggressivo e di plateale e polemico dissenso per contestare una decisione arbitrale; alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava tale atteggiamento rivolgendo anche espressioni irriguardose sull’operato degli Ufficiali di gara; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale; dopo la notifica del provvedimento di espulsione e prima di abbandonare il recinto di gioco, rivolgeva inoltre gesti irridenti nei confronti del Direttore di gara.

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"Vergogna! Vergogna!". E ancora: "Dov'è Rocchi?!". Sono alcune delle affermazioni urlate dall'allenatore bianconero verso uno dei collaboratori del direttore di gara che si trovava a bordo-campo, nei pressi della sua panchina. Frasi gridate e scandite con rabbia, come si evince anche dalla mimica che ha caratterizzato la sua reazione.

Giacca sfilata con impeto e gettata via, un lembo di una camicia fuori dai pantaloni, colletto slacciato e nodo della cravatta tirato via con forza: è così che Allegri ha abbandonato momentaneamente il rettangolo di gioco in quei momenti caldissimi. Inevitabile da parte dell'arbitro, Maresca, estrarre il cartellino rosso. Non è la prima volta che accadono cose del genere e che il livornese ‘spicchi' per atteggiamenti sopra le righe ma mercoledì sera c'era dell'altro che covava in animo, tanto da esplodere anche successivamente.

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Il muso a muso con gli ufficiali di gara ha rappresentato solo una parte del ‘diorama' dell'orrore messo in scena da Allegri. Nel novero di una serata folle sono finiti anche il gesto (quasi a volerlo scacciare in un momento di festa collettiva) nei confronti del direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, la baruffa di parole grosse (questa volta con il direttore di Tuttosport) e nervi saltati che ha provocato perfino danni a un set dell'agenzia di stampa Lapresse.

Dopo aver smentito in diretta tv presunti dissidi in seno al gruppo-squadra e con il diesse, Allegri è intervenuto anche in merito all'alterco con il giornalista, Vaciago. Lo ha fatto tramite una nota pubblicata dal suo avvocato che ha negato "integralmente" la ricostruzione dei fatti emersa in queste ore e aggiunto che si è trattato semplicemente "di un acceso alterco verbale col direttore, dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce".

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