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Allegri si volta al ‘doppio’ rigore di Dybala in Juve-Zenit: “Li guardavo solo quando li tiravo”

Il tecnico della Juventus spiega scherzosamente in conferenza il suo ‘rito’ che da sempre lo accompagna quando le sue squadre calciano un rigore. Accadeva ai tempi del Milan, si ripete con la Juventus così come contro lo Zenit in Champions: Allegri si è perso i due rigori di Dybala. “Uno l’ho guardato e l’hanno sbagliato…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Non una volta, ma due: Max Allegri si è perso i tiri dal dischetto del suo uomo migliore, Paulo Dybala, decisivo nella serata di Champions League contro lo Zenit, che ha regalato il pass degli ottavi alla Juventus con un paio di turni d'anticipo. Sia nel primo penalty – battuto malissimo – sia nel secondo, il tecnico della Juventus si è girato e non ha voluto seguire l'evoluzione del tiro. Un rito ‘scaramantico' che porta con sè da sempre e che è ritornato anche in uno dei momenti più delicati della stagione, poi diventato – forse – l'episodio della svolta.

La scena si è ripetuta in panchina due volte nel giro di pochi minuti. La prima quando l'arbitro spagnolo Hernandez fischia il calcio di rigore per la Juventus. Con il risultato sull'1-1 al 58′, episodio decisivo con Dybala che si presenta dal dischetto per l'occasione da gol più nitida. Allegri si volta dall'altra parte e non assiste al tiro fuori dallo specchio dell'argentino. La seconda, quando – sempre Hernandez – decreta il replay del tiro per invasione in area dei giocatori dello Zenit. Ancora una volta il tecnico non guarda, perdendosi però la rete dell'argentino.

Nel dopo gara, tra i tanti elogi ai propri ragazzi e a qualche tirata d'orecchi per un finale che lo ha comunque infastidito per la scarsa attenzione, Max Allegri ritorna anche sul suo modo di vivere i calci dagli undici metri delle squadre che allena, con il classico rito di voltarsi dall'altra parte e volgere lo sguardo altrove: "Non li ho mai guardati, ne ho guardato una volta uno e lo hanno sbagliato. A quel punto mi son detto non li guardo più".

L'età? la tensione? Scaramanzia? Nulla di tutto questo per il livornese che spiega il proprio atteggiamento frutto di una scelta consapevole, una ‘debolezza' che si porta con sè da sempre, scherzando con i giornalisti presenti in sala stampa: "Anche al Milan, sempre fatto, io non li ho mai guardati i rigori. Li guardavo solamente quando li tiravo… – sorride Allegri che in carriera ha segnato 7 rigori tra Perugia, Pescara e Cagliari – quando li tiravo li guardavo e sennò… potevo anche non guardare… tiravo di tacco"

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