Allegri si ritrova in diretta con l’avvocato del Napoli e si accorge della cravatta: “Complimenti”
Quaranta punti sul campo, compreso il pareggio con l'Atalanta. Massimiliano Allegri fa il conto della classifica aggiungendo i 2 che la Juventus avrebbe intascato senza gli errori clamorosi commessi dagli arbitri nella sfida contro la Salernitana. Mette da parte la penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Procura federale e tira le somme in un'annata particolare nella quale "abbiamo toppato solo la Champions". Per il resto, e ci tiene a sottolinearlo, a parte il Napoli, la sua squadra è (sarebbe) davanti alle altre. Parte da qui la sua analisi della stagione prima che il banco saltasse.
"Non sono cose che mi riguardano", dice quando l'argomento fa capolino a margine del posticipo con la ‘dea' e fa ironia nel collegamento che da studio incrocia il suo arrivo con l'intervento dell'avvocato Mattia Grassani, il legale che in passato ha rappresentato il Napoli per altre questioni in ambito sportivo e ospite per parlare del caso delle plusvalenze. "Volevo fare i complimenti all'avvocato per la cravatta – è la battuta che fa a DAZN -, una meravigliosa cravatta azzurra… afferma il tecnico bianconero sorridendo -. No, dico davvero, l'avvocato ha una bellissima cravatta azzurra".
Ha voglia di scherzare Allegri. Lo fa per sdrammatizzare e si aggrappa alla sua indole buon livornese. In un momento molto delicato non perde il senso dell'umorismo ma non si accorge che, forse, raccontare certe cose col sorriso sulle labbra può essere indelicato alla luce del contesto e della situazione contingente che vive il club per le ipotesi di falso in bilancio prefigurate dalla Procura di Torino, per il caso delle plusvalenze fittizie e delle manovre stipendi.
"Nella nostra ironia c'è del divertimento. Diciamo che sono stato fortunato a nascere a Livorno, quando facciamo ironia diciamo anche delle verità e c'è chi non le capisce. Solo noi potevamo inventare la roba dei Modigliani falsi e prendere in giro tutto il mondo…".
Un'esultanza rabbiosa, è una delle istantanee della gara con i bergamaschi. Al gol del 3-3 di Danilo, Massimiliano Allegri urla a squarciagola, serra i pugni e li agita. Fende l'aria e grida tutta la sua gioia con non aveva mai fatto. Si volta verso la panchina, si dimena e lascia che l'orgoglio prenda il sopravvento. Si fa trascinare dalle emozioni di una serata particolare per la sua Juventus.
La mazzata del -15 in classifica è un brutto colpo dinanzi al quale la squadra ha reagito mostrando carattere, orgoglio, combattendo con la voglia di non morire mai, facendosi forza del sostegno del pubblico che batte all'unisono con il cuore dei calciatori.
"Nelle ultime 10 partite abbiamo vinto 8 volte, pareggiato una e perso una. Dobbiamo solo continuare a lavorare. Ora ci sarà l'Europa League, la Coppa Italia e quindi questo è il nostro lavoro. Non dobbiamo assolutamente farci distrarre dalle cose esterne".