Allegri sfiduciato dai suoi stessi calciatori: il labiale di Di Maria a Milik è una sentenza
Mai ha iniziato così male la Juventus in Champions League. Zero punti dopo le prime due partite, la qualificazione agli ottavi diventa già difficile da raggiungere, anche se non è impossibile. La situazione è complicata e il clima di sfiducia attorno al tecnico Massimiliano Allegri è sempre più palpabile. Giorno dopo giorno il mondo bianconero continua a mettere in discussione la gestione tecnica dell'allenatore livornese, dall'andamento generale della squadra – solo una vittoria negli ultimi sette incontri – alle singole scelte operate di volta in volta.
Nella partita persa con il Benfica, ennesima prestazione deludente sul piano del gioco, tra le mosse più discusse c'è stata la sostituzione tra Milik e Kean a 20 minuti dalla fine della gara, con gli ospiti in vantaggio e la necessità di recuperare. Milik è apparso tra i più in forma nelle ultime uscite, al contrario di Kean che quasi mai ha convinto. Inevitabile, dunque, la confusione tra i tifosi. Un sentimento che evidentemente ha trovato riscontro anche in campo tra gli stessi calciatori bianconeri, a giudicare da un colloquio che ha visto protagonisti lo stesso Milik e Di Maria a fine partita.
La scena è immortalata dalle telecamere della Champions appena dopo il fischio finale, nel momento dei saluti tra le due squadre a centrocampo. Di Maria e Milik si incrociano e ne approfittano per un rapido scambio di battute. Entrambi sono delusi, come logico che sia dopo un risultato così negativo, ma l'argentino è particolarmente contrariato.
Nel breve confronto, rivolge al compagno di squadra una domanda, secondo la ricostruzione del labiale fatta dagli inviati di Prime Video: "Perché ti ha cambiato", con riferimento alla sostituzione decisa da Allegri per il finale di gara. Un cambio che ha riscosso poco successo anche in campo, evidentemente, lasciando l'impressione di una squadra che inizia a non restare allineata sullo stesso percorso tracciato dal suo allenatore.
A fine partita è stato intervistato proprio Milik, autore del suo terzo gol in bianconero. Laconico la sua risposta quando gli è stato chiesto dello scambio di battute con Di Maria: "Quel che ci siamo detti resta tra noi". Dal canto suo, Allegri ha provato a spiegare le ragioni della sua scelta: "Ho tolto Milik perché avevo già messo Di Maria che non giocava da tempo e non è in condizione. In quel momento lì, dopo aver inserito Di Maria che non era al meglio, stavamo soffrendo con due centrocampisti. Quindi dovevo togliere uno tra Milik e Vlahovic. Ho tolto Milik perché era più stanco".
Al netto di dichiarazioni di prammatica, la sensazione è che stia scricchiolando anche la fiducia dello spogliatoio nei confronti di Allegri. Per ora dalla società non filtrano ipotesi di cambi in corsa, ma la situazione va chiaramente monitorata. Il mese di ottobre, in questo senso, sarà determinante: la Juve deve cambiare marcia su tutti i fronti.
La Juventus ha perso anche con il Benfica. In Champions League è costretta a recuperare: zero punti in due partite, con PSG e Benfica a quota sei. I bianconeri non possono più sbagliare perché il cammino si è complicato maledettamente. Tutti i nodi stanno vendendo al pettine e sul banco degli imputati è inevitabile ci finisca Allegri, che non è riuscito a dare gioco e continuità ai bianconeri, che arrancano anche in campionato: la Juve, da inizio stagione, ha vinto solo due delle otto partite ufficiali giocate.
Sui social anche i tifosi bianconeri che erano innamorati di Allegri chiedono, già da tempo, la sua testa, con l'hashtag #AllegriOut sistematicamente in tendenza. D'altronde questa Juve è lontana da quella dei bei tempi, non solo nei risultati ma nell'anima e nel modo di stare in campo. Anche per questo al termine della gara calciatori e tecnico sono stati pesantemente contestati. L'ambiente ribolle, sia fuori che dentro al campo. Come dimostrano anche labiali tra calciatori che non rendono serena la posizione di Massimiliano Allegri.