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Allegri scappa nel tunnel al fischio finale, Spalletti se ne accorge e lo insegue: non ci sta

Nel dopo partita di Napoli-Juventus un fuoriprogramma che in pochi hanno colto, con il tecnico del Napoli che ha rincorso il collega bianconero che stava dirigendosi frettolosamente verso gli spogliatoi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il 5-1 rifilato alla Juventus ha esaltato Napoli e il Napoli ritornati assoluti padroni del campionato, con una prova di forza d'altri tempi. Ma Napoli-Juventus era anche il confronto diretto tra Luciano Spalletti e Max Allegri, due tecnici dal sangue toscano che non se l'erano mandata a dire alla vigilia, beccandosi ripetutamente a distanza in conferenza. Poi, l'attesa di capire e vedere cosa accadesse anche a bordo campo oltre che sul terreno di gioco: stretta di mano cordiale e sorrisi per le telecamere prima del match, ma a fine gara è stato il tecnico dei partenopei a dover cercare il collega che stava frettolosamente rientrando negli spogliatoi.

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Luciano Spalletti è rimasto composto in panchina fino al 90′, non ha mai ecceduto in alcun atteggiamento eccessivo, seppure i suoi ragazzi hanno fatto di tutto per permettergli qualche esultanza oltre il necessario. E invece è rimasto come sempre al suo posto, composto e attento a ciò che accadeva senza mai perdere il proverbiale savoir-faire che lo contraddistingue e che gli ha permesso a fine gara di non dimenticarsi di Max Allegri, cercato insistentemente pur di stringergli la mano prima che si dileguasse nella pancia del ‘Maradona' dopo l'umiliazione calcistica subita.

Una scena che non è sfuggita ovviamente all'occhio vigile delle telecamere che hanno visto Luciano Spalletti abbandonare il gruppo del suo staff con la mano tesa alla ricerca di qualcuno che all'inizio non era rientrato nell'inquadratura. Un metro, due, cinque: chi è che stava cercando? All'improvviso compare di spalle avvolto nel suo cappotto nero Max Allegri che a testa china e a passo levato, si dirige dritto dritto verso il tunnel. Nella mente del tecnico bianconero di certo un vortice di pensieri e di riflessioni su quanto accaduto contro un Napoli che in 90 minuti è riuscito ad annichilire mesi e mesi di lavoro. Tanto assorto da non rendersi nemmeno conto del gesto del collega finché Spalletti non gli pone la mano tesa sotto il naso. Ed è allora che Allegri ritorna presente, rallenta e ricambia il gesto con un altro che appare altrettanto genuino, per proseguire nell'ombra del tunnel.

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Un finale di partita che è di tutt'altra pasta rispetto quanto era accaduto alla vigilia, con i due tecnici che nelle rispettive conferenze avevano mostrato di avere più di un semplice sassolino nella scarpa con un dialogo che si era incrinato un anno e mezzo prima quando, in occasione di un altro Napoli-Juve al ‘Maradona', l'epilogo fu completamente differente. Anche in quell'occasione fu Spalletti a cercare Allegri per stringergli la mano, anche quella volta gli azzurri vinsero il match, ma quella volta la stretta non ci fu e finì in baruffa sugli arbitri. Una lite in sala stampa, di fronte a tutti per un rapporto al quale oggi un'altra stretta di mano ha posto fine. Sempre da parte di Luciano Spalletti verso Max Allegri.

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