Allegri rompe il silenzio sui fatti di Atalanta-Juve, racconta un’altra verità: “Insulti reciproci”
Massimiliano Allegri rompe il silenzio su quanto accaduto dopo Atalanta-Juventus e lo fa attraverso i suoi legali. In una dichiarazione all'Ansa infatti l'avvocato Paolo Rodella, ha negato integralmente la ricostruzione dello scontro con il direttore di Tuttosport Vaciago, raccontata proprio da quest'ultimo. Una situazione che, insieme allo scontro con Giuntoli e ai ripetuti sfoghi, ha portato la Juventus a valutare anche il possibile esonero immediato del tecnico.
La controreplica di Vaciago però è arrivata repentinamente. Nel frattempo la Procura della Federcalcio ha appena aperto un procedimento "per le presunte minacce subite dal direttore di Tuttosport Guido Vaciago da parte dell'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri. Previste audizioni dei due protagonisti e dei presenti all'episodio, e saranno inoltre acquisiti filmati, se disponibili, per ricostruire i fatti.
Allegri parla dello scontro con Vaciago dopo Atalanta-Juventus
La versione di Massimiliano Allegri è a dir poco diversa dunque da quella offerta dal giornalista, che si era detto forte anche della presenza di altri testimoni. Nella nota si legge che quanto accaduto tra l'allenatore della Juventus e Vaciago è nient'altro che "un acceso alterco verbale col direttore".
Questo l'intervento integrale: "Con riferimento alle affermazioni – riportate su alcuni organi di stampa – del Direttore di Tutto Sport Dr. Guido Vaciago secondo il quale Massimiliano Allegri, al termine della finale di Coppa Italia Atalanta / Juventus di ieri sera 15 Maggio 2024, avrebbe tenuto nei suoi confronti un comportamento altamente offensivo oltrechè minaccioso giungendo financo a spingerlo e strattonarlo, il mio assistito nega integralmente questa ricostruzione dei fatti e intende precisare di aver semplicemente avuto un acceso alterco verbale col Direttore, dovuto alla concitazione del momento".
Nessuna dunque aggressione fisica, ma solo uno scontro verbale anche molto acceso: "Nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce. Nessuno spintone, nessuno strattone e né, tanto meno, nessuna minaccia all'indirizzo del Direttore".
Dunque le parole di Vaciago non corrisponderebbero del tutto al vero per Allegri, con la nota che chiosa: "Qualunque diversa ricostruzione e/o descrizione dei fatti è falsa e si apprezza, puramente e semplicemente, per finalità malcelate, pretestuose ed infondate. Tanto si doveva per amor di verità".
La risposta di Vaciago alla difesa di Allegri
Non è tardata ad arrivare la replica di Vaciago, sul sito di Tuttosport. Il giornalista ha chiamato in causa altri testimoni: "L'avvocato Paolo Rodella, con il suo comunicato all'ANSA, mi accusa di aver dato una ricostruzione «falsa» dei fatti accaduti nello Stadio Olimpico, mercoledì sera, fra il suo assistito Massimiliano Allegri e me. Tutto ciò è forse ancora più grave dell'accaduto che, per quanto mi riguarda, faceva già parte del passato e sul quale sono costretto a tornare. Invito le parti a una maggiore precisione nella ricostruzione dell'episodio, soprattutto perché la scena si è svolta sotto gli occhi di parecchi testimoni, fra cui il dirigente responsabile Broadcast della Lega Serie A, Manuele Tigani, che più di ogni altro si è prodigato per fermare Allegri; Gabriella Ravizzotti dell'Ufficio Stampa Juventus; almeno due steward dell'Olimpico; un rappresentate delle forze dell'Ordine e tre giornalisti".
Cosa aveva detto Vaciago sull'aggressione subita da Allegri
Il racconto di Vaciago ha fatto discutere e non poco in quanto, il giornalista ha fatto riferimento a vere e proprie minacce ricevute dall'allenatore della Juventus: "Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda – le presunte parole di Max – Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società. Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale".