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Allegri ritrova il corto muso della Juventus: “Terza gara senza subire gol, ora Champions e Inter”

Il successo per 1-0 contro la Roma rilancia la Juventus, oggi a -1 dal quarto posto e a -3 dal terzo, occupato dall’Inter prossima avversaria in campionato. Per la gioia di Allegri che ha ritrovato la squadra perduta ad inizio stagione: “Ci addormentiamo ancora ma abbiamo giocatori di qualità: ora blindiamo la qualificazione, poi pensiamo alla gara di Milano”
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche contro la Roma, Max Allegri ha ritrovato il "corto muso" della sua Juventus, quella qualità resa famosa dallo stesso tecnico nella conferenza stampa del 2019 dopo uno SPAL-Juve vinto dai bianconeri 2-1 e che è il marchio di fabbrica della Vecchia Signora in mano al tecnico livornese. Anche contro i giallorossi è arrivato un successo di misura, al fotofinish come spesso accade nell'ippica, sport amato da Allegri e spesso richiamato nelle metafore calcistiche.

Una Juventus ritrovata al di là di polemiche, errori arbitrali e situazioni particolari perché la vittoria sulla bella Roma di Mourinho ha un valore specifico che va oltre i semplici tre punti in classifica. Che pur fanno bene ai bianconeri che si sono scrollati di dosso una partenza difficile e che oggi si ritrovano a sole tre lunghezze dal terzo posto, occupato dall'Inter, prossima avversaria di campionato dopo la parentesi infrasettimanale di Champions League.

Contro il Chelsea, in Europa è arrivato il primo dei tre 1-0 con cui i bianconeri si sono ritrovati. Un successo targato 29 settembre, data da cui la Juve quando è scesa in campo ha sempre vinto, con il medesimo risultato: in campionato il 2 ottobre nel derby della Mole e ieri, 17 ottobre contro la Roma. Ogni successo per "corto muso" con il minimo scarto utile per arrivare primo al traguardo, con una squadra che ha ripreso la fisionomia cara all'allenatore toscano: concreta, cinica, essenziale. A sottolinearlo anche Allegri stesso nel post partita dove evidenzia il cambio di marcia.

Un gran bel risultato, dopo questa sera è la terza volta di seguito che non abbiamo subito gol contro una squadra fisica e tecnica come la Roma. Bisogna ancora crescere e far meglio vicino all'area di rigore ma siamo riusciti a dare un altro colpetto alla classifica. Adesso testa alla Champions, poi ci prepariamo alla sfida di Milano contro l'Inter in campionato

L'Inter è un traguardo essenziale per dare la svolta definitiva con i nerazzurri di Inzaghi crollati a Roma contro la Lazio perché rappresentano il punto di riferimento, terzi in classifica a sole tre lunghezze: vincere significherebbe aggancio e riapertura ufficiale dei giochi. Allegri lo sa ma il "corto muso" si coltiva anche nella testa, nel pensare ad una gara alla volta, un passo dietro l'altro: "Siamo ad un punto dal quarto posto, vincere oggi era importante. In Coppa dobbiamo pensare a cementare il passaggio di turno, solo poi si penserà a Milano".

Un successo costruito anche malgrado le (tante) difficoltà con assenze importanti e la ricerca di conferme essenziali. Dando un'occhiata (fugace) alle polemiche: "Mi hanno detto che sull'azione del rigore c'era un tocco di mani che ha favorito Abraham il cui gol sarebbe stato da annullare. Noi? dobbiamo crescere vicino all'area di rigore, quando giochiamo la palla ci addormentiamo ancora e non va bene".

Abbiamo tanti calciatori di qualità, gli episodi ci hanno facilitato perché la Roma avrebbe meritato il pareggio. Ma nel calcio va così, vedete Szczesny: adesso sta mostrando continuità di rendimento, gli errori li ha fatti tutti quanti insieme.

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