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Allegri avvisa la Juve fin da subito: “Chiusa ogni questione esterna, voglio tornare in Champions”

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della prima gara stagionale ufficiale della Juventus in campionato contro l’Udinese. Il tecnico toscano fissa l’obiettivo minimo: “Ad aprile tre le prime quattro in classifica”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della prima gara stagionale ufficiale della Juventus in campionato per la Serie A 2023/2024. I bianconeri ripartiranno dalla Dacia Arena dove si era conclusa la scorsa annata. Contro l'Udinese ci sarà grande curiosità per capire come manderà in campo il tecnico toscano la Vecchia Signora in una stagione che dovrà essere inevitabilmente del riscatto dopo il caos dell'ultimo anno. Senza le coppe europee la Juventus avrà un vantaggio notevole rispetto alle avversarie per la corsa Scudetto anche se dal mercato non è arrivato tantissimo. Conterà soprattutto la mentalità e l'approccio mentale alla nuova stagione.

"La prima partita c'è sempre curiosità da parte di tutti. Iniziano le partite dove contano i punti e contro l'Udinese sarà la prima di un lungo percorso". Nulla da dire invece sul mercato, argomento tabù in questo momento come da tradizione: "Ci pensa la società e sono molto contento della rosa e di come stiano lavorando – ha spiegato concentrandosi poi a centrare l'attenzione della squadra sull'obiettivo minimo – dovremo essere bravi ad arrivare ad aprile nelle prime 4 posizioni". L'importanza di partecipare di nuovo alla Champions è fondamentale per Allegri: "È un motivo d'orgoglio e non parteciparci non è una bella cosa perché l'avevamo anche conquistata sul campo".

In tanti pensano dunque che la Juve senza coppe non abbia pressioni. Riflessione affrontata da Allegri dopo la precisa domanda che gli è stata posta: "Non so se è un vantaggio, lo vedremo, tecnicamente cambia il modo di lavorare e avremo più tempo per preparare le partita – dice – Ma non giocare la Champions è un'amarezza per un club abituato a partecipare a questa coppa. Era un motivo d'orgoglio. Non parteciparci non è una bella cosa anche perché l'avevamo conquistata sul campo – conclude – Dobbiamo trasformare questa amarezza in rabbia per cercare di giocarla l'anno prossimo". Allegri si dice contento del lavoro svolto fino a questo momento dalla squadra e avvisa: "Non deve esserci nessuna rivalsa rispetto allo scorso anno – spiega – Il vantaggio è che è stato chiuso tutto (riguardo le vicende esterne ndr) e sappiamo che ciò che otterremo sul campo ci consentirà di giocare o no la Champions il prossimo anno che è l'obiettivo principale".

Allegri ha accettato al meglio anche l'arrivo di Giuntoli nel ruolo di ds: "Col direttore siamo in ottimi rapporti, sia con lui che con Manna, stanno lavorando bene – ha spiegato – Ha trovato un gruppo di lavoro ottimo, lui si sta integrando molto bene e sono molto contento". L'argomento mercato, soprattutto in attacco, non è stato nemmeno sfiorato e Allegri si è detto felice del reparto offensivo attuale nonostante l'assenza di Kean domani contro l'Udinese per un piccolo problema fisico. Più complicata ancora la situazione Pogba invece: "Sono contento per gli ultimi giorni, per la partitella dell'altro giorno – ha detto a proposito del francese – Un giocatore diverso dagli altri anni e viene da un anno e mezzo di inattività e averlo a disposizione tutti i giorni per tutte le partite sarebbe già un vantaggio ma anche solo per 30/40 minuti".

Allegri poi ha dichiarato di vedere il Napoli ancora favorito partendo da campione in carica così come Inter, Milan e Lazio sottolineando come la differenza con i partenopei lo scorso anno l'abbiano fatta i 15 punti di differenza persi in trasferta dai bianconeri. Maggiore attenzione dunque alle gare esterne e concentrati sull'obiettivo Champions: "L'obiettivo mio è di lavorare bene e ottenere risultati perché la Juve quando parte gioca per il massimo. Il minimo è ottenere la Champions, un passetto alla volta". In conclusione una battuta su Spalletti nuovo Ct dell'Italia dopo l'addio di Mancini: "Roberto ha fatto un ottimo lavoro e ha avuto i suoi buoni motivi – ha chiuso – Faccio un grosso in bocca al lupo a Spalletti".

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