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Allegri non si contiene: “Deve arrivare lì e spaccare la porta”

“Non posso prenderli sempre a martellate”, dice Allegri nelle interviste del post partita contro lo Spezia. Si limita a qualche critica soft per alcuni ma c’è un calciatore in particolare che gli provoca un sussulto in diretta quando vede sul monitor alcune immagini del match sofferto vinto con i liguri.
A cura di Maurizio De Santis
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Una vittoria sofferta che ha strappato la Juventus dalla "comfort zone", col rischio di continuare a specchiarsi mentre tutto il resto intorno crolla. Come ballare sul Titanic. Allegri prende il risultato (2-3), lo impacchetta e lo porta a casa. Tre punti, una boccata di ossigeno. Tre punti, null'altro contava più di ogni cosa contro lo Spezia. "Non posso prenderli sempre a martellate", dice il tecnico livornese nelle interviste del post partita e allora si limita a qualche critica soft perché gli è impossibile nascondere le pecche mostrate dalla squadra anche contro i liguri.

Nel mirino, però, finisce un calciatore in particolare. È Rabiot, protagonista di nuovo in negativo. E questa volta nulla c'entra il bisticcio (dentro e fuori dal campo) con il portiere né un errato piazzamento su palla inattiva. Allegri ha un sussulto quando gli scorrono davanti le immagini di alcune azioni del francese. In particolare quando, a pochi passi dalla porta, calcia con il piede molle (come si dice in gergo) e fa un tiro da dimenticare. Allegri invece lo ricorda bene e sbotta in diretta.

Se può fare cinque o sei gol? Dovrebbe farne 10 di gol, deve arrivare lì e spaccare la porta – le parole dell'allenatore bianconero a DAZN -. Lui deve fare 30 inserimenti a partita… deve essere più deciso nel passaggio gol e nel tiro in porta. Anche McKennie ha avuto quattro occasioni per fare gol. Serve una cattiveria giusta, gli avversari devono capire che quando si arriva davanti all’area rischiano di prendere gol.

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Non è una sfuriata. Non serve, al momento ha bisogno di trovare soluzioni e non (singoli) colpevoli. "Dobbiamo sbagliare meno, e io esigo maggiore attenzione quando si passa la palla – ha aggiunto Allegri -. Stasera alla fine c'era un po' di casotto in area nostra e poteva succedere di tutto". Su Chiesa che sembrava morto (è il labiale del tecnico catturato mentre chiedeva al calciatore se fosse in grado di continuare) non alimenta polemiche.

Tra i giocatori "giovani" ai quali ha fatto riferimento nei giorni scorsi, lanciando un segnale molto chiaro, c'era anche l'ex Viola. "Non dovevo aspettare risposte né da lui né da nessun altro… i giocatori li ho sotto vista tutti i giorni e li vedo, le qualità sono quelle… Mi ha chiesto il cambio perché gli si stava indurendo di nuovo il flessore".

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