Allegri non può fare miracoli: “Ho ereditato una Juve che ha un Ronaldo in meno”
Zero tiri nello specchio della porta. A San Siro la Juventus mette in mostra le solite pecche: poca creatività – eppure c'era Dybala in campo – e qualità offensiva davvero bassa (Morata esce dopo un match senza infamia e senza lode). Il terreno di gioco insidioso e l'assenza del pubblico (c'erano solo cinquemila spettatori come previsto dalla misure di contenimento della pandemia) giustificano solo in parte una prestazione poco brillante, apprezzabile per compattezza difensiva (con Chiellini che giganteggia e annulla prima lo svedese poi Giroud). E, alla luce anche della prestazione a specchio del Milan, non sai se è più merito dei bianconeri se il ‘diavolo' non ha sfondato oppure demerito della squadra di Pioli (che ha perso Ibra dopo 25 minuti).
Sorridono Inter (capolista, che ha anche una partita da recuperare) e Napoli (che si accomoda al secondo posto). Sorride anche Allegri che vede il bicchiere mezzo pieno: "Siamo riusciti a restare a -7 dal Milan". E si accontenta perché dice "visto come siamo partiti possiamo essere soddisfatti per il momento anche perché giochiamo più da squadra". L'obiettivo è puntare ad agganciare il quarto posto e dà appuntamento a fine febbraio, quando crede che la situazione lassù potrà essere più definita. "Da qui alla fine abbiamo tre bonus da giocarci negli scontri diretti – le parole del tecnico a DAZN -. A febbraio abbiamo il Verona e tre squadre che giocano allo stesso modo: il Verona, l'Atalanta e il Torino… vediamo per allora come siamo messi".
Mai veramente pericolosa. Poca Joya e un collega di reparto – Morata – che non crea ansie alla difesa del Milan. La Juve fa fatica ad arrivare là davanti e quando lo fa si smarrisce. Allegri mette le mani avanti e dà una spiegazione molto chiara sul momento e sulla stagione della squadra: "Ho ereditato un gruppo che ha un Locatelli in più e un Ronaldo in meno… l'unica cosa che possiamo fare è continuare a lavorare. Negli ultimi venticinque metri bisogna essere più sereni e lucidi nell’ultimo passaggio, sbagliamo la misura".
I bianconeri fanno pochi gol ma, almeno, hanno trovato la soluzione per restare più compatta in campo. Allegri sottolinea questo aspetto e riparte da qui per tentare la scalata nella seconda parte della stagione: "Nelle ultime dodici per otto volte non abbiamo subito gol, abbiamo segnato quattro gol a Roma e Coppa Italia". Questo passa il convento.