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Allegri lo sapeva già: quella vigilia alla Continassa non era da Juventus, adesso pugno duro

Doccia fredda per la Juventus, battuta in casa dal Sassuolo e adesso staccata di ben 13 punti dalla vetta della classifica di Serie A. Una sconfitta che ha fatto arrabbiare Massimiliano Allegri, soprattutto per quello che aveva visto alla vigilia del match alla Continassa: cose non da Juventus.
A cura di Paolo Fiorenza
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Massimiliano Allegri sapeva bene che la sua seconda gestione alla Juventus sarebbe stata ben più difficile di quella precedente che aveva portato a casa una messe di trofei, in primis i 5 Scudetti consecutivi tra il 2015 e il 2019. Tuttavia neanche nei suoi incubi peggiori il 54enne tecnico livornese poteva immaginare che la ricostruzione della squadra dopo la stagione difficile con Pirlo in panchina – che pure aveva vinto una Coppa Italia e soprattutto salvato il fondamentale quarto posto con conseguente qualificazione alla Champions League – si sarebbe rivelata una via crucis, come testimonia in maniera cruda il settimo posto in classifica dopo le prime 10 giornate di Serie A, a ben 13 punti dalla vetta.

La sconfitta interna contro il Sassuolo ha mostrato che i 9 risultati utili di fila messi assieme tra campionato e coppa dopo la sconfitta di Napoli (7 vittorie e 2 pareggi) erano una foglia di fico su problemi ancora irrisolti, figli in primis di un mercato non all'altezza delle ambizioni bianconere, a sua volta frutto delle difficoltà economiche del club certificate dagli ultimi bilanci. Se la rosa della Juve sconta certamente la partenza last minute di Ronaldo ed una carenza strutturale a centrocampo, chi sperava che Allegri potesse metterci del suo per colmare le lacune della squadra – riportando alla Continassa saggezza e capacità di tenere dritta la barra del timone – è finora rimasto deluso.

L'allenatore toscano peraltro aveva annusato qualcosa prima del match perso col Sassuolo, è il retroscena svelato da Tuttosport: un'aria troppo spensierata alla Continassa, qualche post di troppo dei giocatori sui social. Insomma i classici indizi che facevano intuire un approccio non ottimale al match di mercoledì sera, quasi che si pensasse ad un impegno agevole dopo essere usciti indenni dalla sfida con l'Inter a San Siro. Allegri lo sapeva, se lo sentiva ed aveva avvisato tutti – anche in conferenza di vigilia – a non prendere sotto gamba la partita con i neroverdi: sensazione profetica, che adesso diventerà reazione da parte del tecnico.

Disciplina, rigore, concentrazione: la stretta di Allegri è attesa alla Continassa, più che mai necessaria per ritrovare quella che è la ricetta vincente da sempre in casa Juve. Gli atteggiamenti giusti, prima ancora che lo stop di un pallone o una diagonale difensiva, questo chiede Max ai suoi giocatori, anzi lo impone. Del resto, appelli ormai non ce ne sono più, numeri stagionali alla mano: ulteriori passi falsi potrebbero rendere difficile per la Juve anche continuare a tenere il mirino sul quarto posto.

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