Allegri in confusione totale smentisce sé stesso: “Il calcio è difficile da spiegare”
Il crollo contro il Benfica ha maledettamente complicato i piani della Juventus di Allegri: era la partita da vincere, come lo stesso tecnico aveva sottolineato nell'immediato post PSG ed era la partita da vincere per lasciarsi alle spalle i veleni e le tossine della gara contro la Salernitana. Invece, è andato in scena un dramma sportivo all'Allianz Stadium con l'illusione del gol di Milik dopo 4 minuti e poi il vuoto fino al 90′ quando i giocatori sono usciti sconfitti e contestati.
Scene surreali che non si vedevano da anni tra i bianconeri che hanno dovuto chiedere scusa in campo e fuori ai propri tifosi, stanchi di rimediare brutte figure ma soprattutto di non vedere una squadra pronta a dare il massimo e oltre pur di salvare almeno la faccia. Max Allegri lo sa, ne prende atto e non si nasconde dietro a facili scuse: "Al momento è inutile parlare e dare spiegazioni, abbiamo pagato anche sul piano fisico. Devi solo stare zitto e lavorare. Sono momenti che accadono nel calcio, ma dobbiamo affrontarli tutti insieme e pensare alla prossima partita, tosta, domenica a Monza".
Un momento a dir poco complicato che però si sta prolungando oltre ogni previsione. Con la Juventus in difficoltà in campionato, dove paga punti rispetto alle prime e soprattutto ferma ancora al palo delle zero vittorie dopo due partite in Champions League, fatto mai accaduto prima nella storia bianconera.
Per Allegri diventa dura portare avanti il proprio credo osannato da tempo, e così arriva anche il momento di sconfessare se stesso: "Il calcio è difficile da spiegare". Una frase che cozza con la proverbiale filosofia del tecnico che continua amaramente nel post gara contro il Benfica: "Abbiamo fatto 20 minuti bene, poi siamo arretrati. Nei momenti di difficoltà non abbiamo difeso bene e il rigore ci ha tagliato le gambe. Questi momenti fanno parte del calcio. Ora bisogna tacere e lavorare, passetto dopo passetto"
Una sconfitta pensate che potrebbe anche incrinare il prossimo futuro dello stesso Allegri alla Juventus, ma a fugare ogni ulteriore dubbio o illazione è lo stesso tecnico: "Se mi sento a rischio esonero? Assolutamente no, io non mi sento a rischio. Avremmo potuto fare 3-1 oggi, ci sono state delle buone giocate in avanti ma è andata male. È normale che ci siano aspettative più alte verso di noi, ma ancora una volta ci sono mancati anche dei i giocatori e in alcuni casi servono tutti".