Allegri ha spinto Fagioli a lasciare la Juventus e scegliere la Fiorentina: “Mi ha parlato da padre”
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Dietro al passaggio dalla Juventus alla Fiorentina da parte di Nicolò Fagioli nella sessione invernale di mercato c'è lo zampino di Max Allegri. L'ex tecnico bianconero ha spinto il centrocampista ad una scelta radicale ed immediata dopo una prima parte di stagione in chiaroscuro: "Troppe panchine, non sapevo cosa fare. Ho sentito Allegri e mi ha parlato . da padre più che da tecnico, chiedendomi cosa desideravo di più".
Nessun rancore né acredine nei confronti della Juventus, il club che lo ha aspettato nel periodo più difficile e buio della sua carriera: Nicolò Fagioli ha solo parole di ringraziamento per la società bianconera ma la scelta di lasciarla per approdare a gennaio a Firenze ha motivazioni precise, riflettute e radicate in una esigenza ben precisa, quella di giocare. Sottolineata nel corso della conferenza stampa di presentazione con la maglia gigliata al Viola Park con cui il centrocampista si è presentato a stampa e tifosi.
Fagioli e la trattativa lunga con la Fiorentina: "Con Palladino feeling immediato"
Il centrocampista è stato l'ultimo acquisto in ordine di tempo nel calciomercato di gennaio da parte della Fiorentina, con la formula del prestito oneroso. Ha scelto la maglia numero 44 e si è subito messo a disposizione del suo nuovo tecnico, Palladino, per andare a rinforzare la linea mediana viola dopo una trattativa un po' complicata: "Non è stato semplice perché mi voleva anche il Marsiglia. Poi con mister Palladino c'è stata subito empatia, mi ha spiegato come intende impiegarmi, mi trovo molto nelle sue idee e sono pronto".
"Allegri mi ha chiesto cosa desiderassi: mi ha parlato come fa un papà"
A proposito di mister, c'è stato uno in particolare a indicare la strada verso Firenze: Massimiliano Allegri. A rivelarlo è stato lo stesso Fagioli che non ha nascosto il rapporto particolare che lo lega da sempre con l'ex tecnico bianconero con cui ha vissuto parte della sua avventura a Torino, tormentata dal problema scommesse: "Prima di venire a Firenze ho sentito mister Allegri, è stato il tecnico che più mi ha migliorato nel giocare spingendomi in avanti. Mi ha chiesto cosa avevo deciso di fare e cosa desideravo per il mio meglio: mi ha parlato più da padre che da ex allenatore".
"Non so cosa non sia funzionato con la Juve: ma ho capito che volevo giocare"
Da lì, la scelta che è diventata più facile per un Fagioli alla ricerca di riscatto immediato: "Non ho vissuto bei momenti a Torino, ma adesso sto bene, sono tranquillo, sereno. Sono anche molto felice di iniziare di questa nuova avventura a Firenze, di cui mi han parlato benissimo Nico e Vlahovic, dove ritroverò Kean con cui siamo cresciuti tra i giovani alla Juve, Non so cosa non abbia funzionato ultimamente, non voglio giudicare se era giusto o no lasciarmi sempre in panchina: però a gennaio ho capito che dovevo prendere un'altra strada perché volevo giocare"