Allegri guarda solo la classifica sul campo: “La Juve è tra le prime quattro, dobbiamo restarci”
Alla vigilia del derby tra Juventus e Torino, Massimiliano Allegri esordisce annunciando l'obiettivo a breve termine della squadra bianconera: continuare a risalire la classifica dando seguito alle ultime tre vittorie di fila in campionato dopo la sconfitta casalinga col Monza, intervallate dal passaggio del turno in Europa League contro il Nantes.
"È sempre una stracittadina, una partita molto importante per noi e per loro – spiega il tecnico – Per noi soprattutto, che dobbiamo continuare questa scalata. Il Bologna ha battuto l'Inter, quindi abbiamo il Bologna a tre punti, bisogna cercare di riagguantarlo e dare seguito a questi punti che abbiamo fatto in campionato, che sono 47 e quindi bisogna cercare di incrementare questi punti che sono stati fatti in campionato".
Evidente l'assunto di Allegri, che non vuole considerare al momento la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juve in seguito alla sentenza della Corte d'Appello federale per le plusvalenze fittizie. La rivendicazione di quanto ottenuto sul campo è forte: "Dobbiamo scendere in campo sapendo dell'importanza della partita. In questo momento la nostra forza deve essere quella dei piccoli obiettivi che abbiamo davanti, domani il piccolo obiettivo deve essere quello di cercare di raggiungere il Bologna, Torino permettendo. Indipendentemente da quello che succeda fuori, noi dentro il campo bisogna fare i punti per rimanere nelle prime quattro, poi il -15 non è roba nostra, quindi in questo momento la squadra ha fatto 47 punti, togliendo i due con la Salernitana che era finita, quindi erano 49. Togliendo quelli, facciamo 47. Momentaneamente siamo tre le prime quattro, con una partita in meno".
Torna tra i convocati Paul Pogba, ma Allegri fa capire che non ci si può aspettare un contributo importante fin da subito del francese, reduce dalla lunga convalescenza dopo l'operazione: "Sta meglio e domani è convocato. Se ci sarà bisogno lo mettiamo, non ha un minutaggio altissimo ma buono. Deve capire che ha un pezzo importante di stagione per rimettersi in carreggiata e darci una mano".
Quanto a Federico Chiesa, "si è allenato con la squadra ieri dopo sei giorni. Devo decidere ma difficilmente sarà titolare. I giocatori che vengono da una lunga inattività vanno gestiti. Lui ha giocato con Fiorentina e Nantes di fila e l’ha pagata, ma ora sta bene". Andrà inizialmente in panchina anche capitan Bonucci: "Sta molto meglio, ha ripreso confidenza col campo con Spezia e Nantes, ma domani si siederà di nuovo vicino a me. Riaverlo è importante, ci sarà bisogno di lui, ci sono tante partite".
Allegri ribadisce che sia con Pogba che con Chiesa i tempi per rivederli al top con continuità non saranno brevi: "A dire che Pogba, 315 giorni dopo l'ultima partita giocata, può fare il titolare della Juve ce ne passa. Chiesa è dieci mesi che non gioca, per averlo con continuità ci vorrà tempo e pazienza. Quando tieni ferma la macchina un anno non è che giri la chiave e va alla stessa velocità, ci vuole pazienza".