Allegri fa una carezza a Fagioli: “La sconfitta non è colpa sua ma di tutta la Juventus”
Una carezza bonaria. Massimiliano Allegri incoraggia Fagioli in diretta tv. Il ragazzo, il talento della Next Gen a cui ha dato grande fiducia (con pieno merito), ha commesso l'errore che ha provocato la sconfitta a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La sua immagine in panchina, distrutto dal senso di colpa, in lacrime, inconsolabile nonostante la vicinanza emotiva di Bonucci e Pinsoglio, racconta quanto possa far male una battuta d'arresto del genere. Un ko pesante, che frena la rincorsa dei bianconeri alla zona Champions nell'attesa che mercoledì prossimo (19 aprile) arrivi anche la sentenza del Coni sulla penalizzazione in classifica.
"È un ragazzo responsabile – le parole dell'allenatore nell'intervista a DAZN -. Gli errori in una partita li fanno tutti… ma non si può dire sia lui il colpevole della sconfitta. Abbiamo perso tutti perché con questa partita potevamo fare un salto in avanti ma non ci siamo riusciti".
L'ultima riflessione del tecnico dà la stura alla disamina molto sincera, senza ricerca di attenuanti particolari da parte di Allegri. Nel bene e nel male il pragmatismo che lo caratterizza è quello di sempre.
"Per 60 minuti, non abbiamo giocato bene – ha aggiunto Allegri – poi dopo lo schiaffo abbiamo reagito. La partita di oggi era un passaggio importante per il campionato, perché avevamo la possibilità di mettere le milanesi a 11 e 9 punti, e invece non è stato così. Adesso ci attendono partite difficili come a Lisbona, col Napoli in serie A poi la Coppa Italia… quindi dobbiamo rialzarci e lavorare sugli errori che abbiamo fatto e ripartire".
Juventus non all'altezza. È il concetto che Allegri snocciola toccando diversi aspetti della gara disputata male al Mapei Stadium. Non bisogna fallire: se vuoi risalire in maniera vertiginosa la china, non puoi permetterlo. Invece la squadra ha preso una sbandata ed è finita fuori carreggiata. Può aver influito sulla prestazione poco brillante la distrazione che provocano impegni ravvicinati di un certo rilievo? La replica del tecnico è decisa.
"No, noi dovevamo concentrarci sul campionato, poi giovedì pensare alla Coppa. La verità è che abbiamo dei giocatori che stanno riprendendo la condizione come Chiesa e Pogba, altri che hanno giocato tante partite. Questo non deve essere un alibi o una scusante, dobbiamo sicuramente fare meglio".
