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Allegri esclude la Juve dalla lotta Scudetto e fissa i nuovi obiettivi: “Le prime tre sono distanti”

Nella conferenza stampa alla vigilia del match di Coppa Italia contro il Sassuolo, Allegri si è soffermato sul ruolo della Juventus nella corsa Scudetto e sui nuovi obiettivi bianconeri fino alla fine della stagione.
A cura di Vito Lamorte
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"L'obiettivo è raggiungere uno dei primi quattro posti in campionato, oltre ad andare avanti il più possibile nelle coppe". Massimiliano Allegri è molto chiaro e vuole tenere a bada l'entusiasmo nell'ambiente Juventus dopo la vittoria contro il Verona. I bianconeri si sono rilanciati nella corsa ai primi quattro posto, che valgono la zona Champions League ma dopo il mercato faraonico della Vecchia Signora c'è chi crede nella rimonta Scudetto. Nella conferenza stampa alla vigilia del match di Coppa Italia contro il Sassuolo, che vale l'accesso alle semifinali della competizione nazionale, il tecnico livornese ha parlato degli obiettivi della su squadra: "L'euforia è tornata alle stelle dopo il Verona, l'entusiasmo va bene ma troppo no. Noi dobbiamo lavorare: l'obiettivo è raggiungere uno dei primi quattro posti in campionato, oltre ad andare avanti il più possibile nelle coppe. Se si vuole sognare va bene, ma a me non piace tanto: in questo momento le tre davanti sono lontane, visto che l'Inter è potenzialmente a 11 punti. Noi siamo indietro, il nostro campionato è giocarcela con l'Atalanta da qui fino alla fine della stagione".

La squadra bianconera, detentrice del trofeo, guarda alla sfida con i neroverdi ma con un occhio ha già nel mirino l'importante match di Bergamo contro l'Atalanta di domenica: "Domani è un quarto di finale, è uno degli obiettivi che abbiamo dall'inizio della stagione. Giochiamo contro un Sassuolo arrabbiato, dovremo fare una partita molto seria, ci aiuterebbe per lo scontro diretto contro l'Atalanta".

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Allegri ha speso parole importanti per Alvaro Morata, così come accaduto nel post-partita di domenica, e per Adrien Rabiot: "Morata è un giocatore importante, con qualità tecniche importanti. Alvaro ha giocato i primi 4 mesi giocando spalle alla porta, ma non è la sua caratteristica migliore, lui diventa devastante negli spazi. Quando fa le cose che sa fare diventa bravissimo, ma non è una novità, Alvaro sono 19 anni che lo conosco. E lo stesso vale per Rabiot: è un giocatore che è stato cresciuto come se fosse un giocatore di grandissime qualità tecniche, un numero 10, invece è un giocatore di grandissima quantità che ci mette anche giocate di qualità. Ha uno strapotere fisico pauroso, anche domenica ha fatto una partita molto importante. Ma se viene valutato come giocatore di qualità e se ti aspetti 10 gol, è un problema. Va valutato per le proprie caratteristiche, per le cose che sa fare, non per quello che non sa fare".

In merito alla formazione che schiererà per centrare la qualificazione alla semifinale della coppa nazionale il tecnico della Vecchia Signora ha svelato alcune mosse: "La squadra sta bene, Chiellini è fuori, Kean è squalificato e Bernardeschi dovrebbe rientrare in squadra venerdì. Domani giocherà Bonucci dall'inizio, poi vedremo la gestione perché è due mesi che è fuori. Perin andrà in porta. Sulla formazione, oltre a Bonucci, non ho ancora deciso: Zakaria sta bene, ha preso una botta, ma devo un attimo valutare chi partirà dall'inizio".

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